Dopo la caduta della capitale ad opera dei Mongoli si ritirò a vita privata, seguitando nei suoi studi. Entrò nel circolo intellettuale di cui era patrono 'Ata-Malik Juwayni (m. 1283), governatore di Baghdad per conto di Hūlāgū e del suo successore Abāqā.
Fu a lui che più tardi al-Qazwīnī dedicò la sua famosa opera di cosmografiaLe meraviglie del creato e gli aspetti miracolosi delle cose esistenti (in araboعجائب المخلوقات وغرائب الموجودات?, ʿAjāʾib al-makhlūqāt wa gharāʾib al-mawjūdāt). Questo trattato normalmente ricco d'illustrazioni, conobbe un'immediata popolarità e si conserva ancor oggi in numerose copie manoscritte. Fu tradotto dalla sua lingua originaria, il persiano e più tardi in turco.
Al-Qazwīnī fu anche famoso per il suo dizionario geografico "Monumenti dei luoghi e storia dei servi di Dio" (in araboآثار البلاد وأخبار العباد?, Āthār al-bilād wa akhbār al-ʿibād).
Al-Qazwīnī scrisse anche un'opera letteraria futuribile, intitolata Awaj bin Anfāq[6] (in araboأوج بن أنفاق?), su un uomo che viaggia dalla Terra verso un altro pianeta.[7]
Al-Qazwīnī ha ricordato come alchimisti, da lui etichettati come "truffatori", avessero affermato di aver effettuato la trasmutazione di metalli in oro. Egli scrisse:
«…hanno danneggiato lo sviluppo della scienza della chimica, per ingannare potenti governanti come ʿImād al-Dīn Zengī, tanto che molti studiosi e vari colleghi hanno girato le spalle alla chimica, che così è stata isolata come scienza.[8]»
Note
^(EN) S. Maqbul Ahmad, «Al-Qazwīnī», su Encyclopedia.com. URL consultato il 12 settembre 2014.
^(EN) T. Lewicki, «Al-Ḳazwīnī», in E. van Donzel, B. Lewis e C. Pellat (a cura di), Encyclopædia of Islam, vol. 4, Leida, Brill, 1997, pp. 865–867.
Francesca Bellino-Syrinx von Hees, Le meraviglie del creato e le stranezze degli esseri, Milano, A. Mondadori, 2008, 322 pp. Traduzione dall'arabo del libro di al-Qazwīnī ʿAjāʾib al-makhlūqāt wa gharāʾib al-mawjūdāt. Introduzione e note a cura di S. von Hees, traduzione di F. Bellino.
(EN) Turning the Pages Several pages from Al-Qazwini's Kitab Aja'ib al-makhluqat wa Gharaib al-Mawjudat, known as “The Cosmography” or “The Wonders of Creation.”