Yeni Şafak ("Nuova alba") è un quotidiano turco islamista e conservatore. Il giornale è noto per il suo sostegno intransigente al presidente Recep Tayyip Erdoğan e al partito AK e ha un rapporto molto stretto con il governo turco.[1][2][3] Insieme ad altre organizzazioni dei media in Turchia, è stato accusato di utilizzare l'incitamento all'odio per prendere di mira minoranze e gruppi di opposizione.[4][5][6]
Storia
L'editore fondatore di Yeni Şafak era Mehmet Ocaktan. All'inizio, Yeni Şafak era noto per ospitare editorialisti sia liberali che islamisti. Yeni Şafak è stata acquisita nel 1997 da Albayrak Holding,[7] azienda che aveva stretti legami con l'allora sindaco di Istanbul, Recep Erdoğan. Dopo che İbrahim Karagül divenne caporedattore di Yeni Şafak, il giornale è diventato un sostenitore intransigente dell'allora primo ministro Erdoğan.[1] Sono stati impiegati più editorialisti islamisti, mentre liberali come Kürşat Bumin sono stati licenziati dal giornale a causa delle loro opinioni critiche su Erdoğan e sul partito AK.[8]
Note
- ^ a b Is Davutoglu facing a 'mission impossible'?, Al Monitor. URL consultato il 17 novembre 2014.
- ^ Ayseli Usluata e John Rosenbaum, Shaping the future of communication research in Europe, İstanbul, Yeditepe University Pub., 2005, p. 140, ISBN 978-9753070126.
- ^ Zenonas Tziarras, State-Media Relations in Turkey: Daily Sabah and Yeni Şafak as a Tactical Arm of the AKP's Foreign Policy, in Asian Politics & Policy, vol. 7, n. 2, aprile 2015, pp. 323–327, DOI:10.1111/aspp.12187.
- ^ Study reveals increasing hate speech in Turkish press, Al Monitor. URL consultato il 18 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
- ^ Hate speech on the rise in Turkish media, BBC. URL consultato il 18 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2014).
- ^ Nefret Söylemi Raporu: Yeni Şafak 'Gezi'den Düşman Yaratmada Birinci, Hrant Dink Foundation. URL consultato il 18 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2022).
- ^ Albayrak Group, su albayrak.com.tr, 20 aprile 2013. URL consultato il 20 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2013).
- ^ AK Parti and the liberals, Today's Zaman. URL consultato il 17 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
Collegamenti esterni