Walhaz*Walhaz (ᚹᚨᛚᚺᚨᛉ) è una parola proto-germanica, che significa "straniero", "estraneo", "romano". Questo termine era usato dalle tribù germaniche per indicare gli abitanti dell'Impero romano, e cioè quei popoli in larga parte romanizzati e che parlavano latino o una lingua celtica. Da *Walhaz derivano welsch, usato nella Svizzera tedesca e nell'Alto Adige per indicare italiani e francesi, il nederlandese waals, valloni, e l'inglese welsh, per indicare i gallesi. Anche le tribù slave, in migrazione nell'alto medioevo, adottarono per latini e celti la stessa parola "walhaz" originando i termini włoski (italiano) in polacco, vlasi (valacchi, maurowlach o morlacchi) in lingua slava per i latini di Dalmazia o dei Balcani. Da *Walhaz a welschWalh deriva quasi certamente dal nome della tribù nota agli antichi romani come Volci e agli antichi greci come Ouólkai. Questa tribù occupava un territorio vicino a quello dei germani e pare che costoro vi si riferissero chiamandoli *Walhaz. Di conseguenza questo termine venne indiscriminatamente utilizzato per indicare tutti i popoli che confinavano a sud dei germani. Questi vicini meridionali all'epoca erano ormai completamente romanizzati e perciò i germani estesero l'uso del termine prima a tutti i Celti e poi a tutti i romani. Ad esempio, il nome storico tedesco per Verona è Welschbern, per Brescia Welsch-Brixen (o Wälsch-Brixen), per Bergamo Wälsch-Bergen e per Mezzolombardo è Welschmetz.[1] Durante l'appartenenza all'impero austriaco, poi, il territorio tirolese abitato dalla popolazione di lingua italiana (indicativamente l'attuale Trentino) veniva talvolta identificato dai tedeschi con l'esonimo Welschtirol.[2] Il termine Welschland (o Wälschland) era l'antico termine tedesco per l'Italia (secondo alcuni derivato da Walland, «Paese marittimo»);[3] in seguito è diventato il termine usato anche per indicare la Francia e la Svizzera romanda. Oggi welsch non è più in uso nel tedesco standard fatta eccezione per la Svizzera. Il termine è utilizzato non solo nel suo contesto storico, ma anche come peggiorativo per descrivere italiani e francesi. Da *Walhaz a VlachNel Europa centrale e orientale, la parola vlach, utilizzata per indicare gli antichi romani, venne prese in prestito dalla tribù germanica dei Goti nel proto-slavo prima del VII secolo. La prima fonte che fa uso scritto di questo termine è lo storico bizantino Cedreno, nella metà dell'XI secolo. Dagli slavi il termine passò ad altri popoli, come gli ungheresi (oláh, in riferimento ai valacchi, più precisamente ai rumeni; olasz, in riferimento agli italiani) e i bizantini, utilizzato in riferimento alle genti che nei Balcani parlavano latino. La parola polacca Włoch (al plurale Włosi), per italiano, Włochy, per Italia e Włoski, per lingua italiana, sono ulteriori evoluzioni di vlach. Note
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