VittimismoIl vittimismo è la tendenza di una persona, di un gruppo di persone o di un collettivo a considerarsi una vittima o a spacciarsi per tale. Una vittima è qualcuno che subisce un danno per colpa di qualcun altro. Il vittimista, invece, si considera oppure si fa passare per vittima. "L’inclinazione a fare la vittima, cioè a considerarsi sempre oppresso, perseguitato, osteggiato e danneggiato da persone e circostanze, e a lamentarsene (ma a volte anche a compiacersene)"[1] In logica, il vittimismo è una retorica demagogica che cerca di screditare l'argomentazione dell'avversario in modo fallace, denunciandola come imposta o autoritaria. Per fare ciò, il vittimista posiziona implicitamente il suo avversario come un aggressore, adottando una posizione di vittima nel contesto della discussione. In psicologia, la personalità vittimista o la tendenza psicologica vittimista - consiste in una tendenza a incolpare gli altri per i mali che si subiscono e a rifugiarsi nella compassione degli altri. Questa tendenza è caratterizzata da una deformazione pessimista della realtà in cui il soggetto si crogiola nel lamento ed è incapace di qualsiasi tipo di autocritica. Retorica vittimistaLa retorica della vittima è una tecnica demagogica che consiste nello squalificare l'avversario mostrandolo come un aggressore invece di confutare le sue affermazioni. Per fare questo, il soggetto adotta il ruolo di vittima nel contesto della discussione, in modo che l'altro interlocutore sia implicitamente posizionato di fronte a terzi come autoritario e la sua argomentazione come un attacco. Retorica del punto di mezzoA volte la retorica vittimista è portata avanti insieme alla "retorica del punto di mezzo", che consiste nel presentare l'interlocutore come un estremista. Esempio Ritirata vittimistaA volte, questa retorica mira a non riconoscere i propri errori, evitando la responsabilità o la rettifica. In questo modo, l'oratore vittimista riesce a scivolare fuori dalla discussione screditando l'argomento vincente senza riconoscere che aveva torto, o come ultima risorsa quando è finalmente incapace di presentare un argomento razionale. Esempio -"Il Sole è a meno di 10 chilometri dalla Terra". Vittimismo in psichiatriaIl vittimismo è un tratto di personalità paranoide molto comune soprattutto nel narcisismo: la persona si sente continuamente vittima degli altri e meritevole di compassione. Allo stesso tempo proietta i suoi sentimenti negativi sugli altri, quindi mette "fuori di sé" la responsabilità della sua componente negativa. Incapacità di essere autocriticoIl vittimista è incapace di accettare delle critiche costruttive, e tende a considerare chiunque osi correggerlo come un nemico. In questo modo, vede se stesso con indulgenza, eludendo la sua vera responsabilità, sentendo che la sua posizione di vittima giustifica tutte le sue azioni. Per coloro che cadono in questo atteggiamento, tutto ciò che viene fatto loro è intollerabile, mentre i propri errori o difetti sono solo inezie che sarebbe privo di tatto far notare. Conforto nel rimpiantoIl fatto di sentirsi una vittima permette alla persona di scaricare il senso di colpa attribuendo la colpa ad altri; al tempo stesso cerca di attirare l'attenzione, forzando la compassione di chi lo circonda. In questo modo, invece di lottare per migliorare le cose, il soggetto compete nell'esibizione delle sue presunte disgrazie. Grazie al meccanismo di proiezione, la personalità vittimista attribuisce agli altri ogni pensiero e azione negativa. In questo modo, si difende da possibili situazioni di disagio ed evita di doversi assumere critiche e responsabilità per la sua situazione. Al tempo stesso, cerca la solidarietà di una persona empatica, la quale a contatto con il narcisista può entrare in una relazione di codipendenza. Desiderio di vendettaLa mentalità vittimista, poiché non sempre raggiunge i suoi obiettivi, porta facilmente alla disperazione, al risentimento, alla rabbia e perfino al desiderio di vendetta contro l'ambiente circostante. Può quindi trasformarsi in vittimismo aggressivo, una forma rabbiosa di vittimismo che consiste nell'arrabbiarsi perché gli altri non sono come loro o come loro vorrebbero che fossero. In questi casi, la tendenza è quella di attaccare gli altri, accusarli, etichettarli per danneggiarli moralmente, emotivamente o fisicamente in una dimostrazione di intolleranza escludente. A volte sorge insieme alla megalomania, poiché il soggetto, quando non viene continuamente lodato e accettato, si vede come una vittima di presunti complotti e ostilità. Strategie vittimisteQuando la personalità paranoica vuole influenzare il processo decisionale degli altri, di solito ricorre a due strategie:
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