Nel 1933 entra a far parte di un gruppo di traduttori/adattatori presso lo stabilimento di doppiaggio cinematografico della Metro-Goldwyn-Mayer, in via Maria Cristina 5, con l'incarico di tradurre i dialoghi ed adattarli alla lingua italiana[1], dove incontra Maria Carolina Antinori[2], da poco rientrata da Hollywood. Virgilio e Maria Carolina si sposeranno e avranno due figli: Laura e Alberto.
Nel 1945 fonda il Giornale della Sera, di cui diventa il direttore; poi è caporedattore del Tempo di Roma, quindi passa alla Stampa di Torino. Compie diversi viaggi intorno al mondo realizzando straordinari reportage, poi pubblicati in volume. È tra i primi giornalisti occidentali a entrare a Hiroshima devastata dallo scoppio della bomba atomica. Nel 1951 si risposa con Maria Sofia Braun von Stumm, con cui ha una figlia: Marina[3].
Nel 1961 pubblica Dentro la Cina rossa, un libro in cui rovescia il mito del maoismo. L'Ordine dei giornalisti lo elegge presidente nel 1971, succedendo al fondatore Guido Gonella.
Dopo la perdita del figlio Alberto nel 1967[4] inizia a dipingere le sue prime tele, alternando l'attività di pittore a quella di giornalista sino ai suoi ultimi giorni[5].
Opere
Racconti di una guerra, Bompiani, 1941; Sellerio, 1988
Prima linea, Bompiani, 1944
Gazzettino, Garzanti, 1947
Penna vagabonda, SEI, 1953
Inchiesta su un adulterio, in "Teatro Scenario", giugno 1954, pp. 53-70
Buon viaggio, penna!, SEI, 1957
Una donna s'allontana, Mondadori, 1959; La Conchiglia, 2006
Dentro la Cina rossa, Mondadori, 1961
Mal di pittura, Martello, 1963
Il figlio di laboratorio, in "Il Dramma", giugno 1963, n. 321, pp. 9-35