Figlio di Enrico Zecca e Luisa Ricca nacque a Chieti nel 1832. Fu un bambino prodigio: studiò nel Regio Collegio di Chieti conseguendo il massimo premio della medaglia d'oro. Continuò gli studi nel Liceo Universitario di L'Aquila e quindi nella Regia Università di Napoli dove nel 1851, a soli 19 anni, si laureò in legge dopo aver conseguito il Cedolato in belle lettere e filosofia[2].
Finché fu sede del Tribunale Provinciale, esercitò la professione di avvocato nel Foro di Chieti. Nel 1856 sposò Filomena Domizio[3] dalla quale ebbe dieci figli tra cui Smeraldo, avvocato penale e deputato al Parlamento nazionale nella XVIII legislatura. Quando il Tribunale di Chieti perse le sue prerogative, egli decise di lasciare l'attività forense. Partecipò ad un concorso, lo vinse e nel 1880 assunse l'ufficio di Segretario capo provinciale carica che mantenne per quasi trenta anni.[2]
Fu comunque un intellettuale di vasta e profonda cultura, che si dedicò principalmente allo studio della storia. Le sue numerose pubblicazioni sono di notevole importanza per l'Abruzzo poiché coprono variegati aspetti della storia e dei monumenti di questa regione.
Zecca fu anche un esperto archeologo e per primo si dedicò alla ricerca delle testimonianze e della toponomastica della città romana (l'antica Teate) sottostante alla città di Chieti[4]. In particolare sovrintese i lavori effettuati per il prolungamento dell'attuale Corso Marrucino (1896-97), per raccogliere e catalogare le strutture e i materiali archeologici che emersero.
Nel 1886 fu nominato segretario della Commissione istituita dal Consiglio Comunale di Chieti per la costituzione del Gabinetto storico-artistico per la conservazione del patrimonio archeologico di Chieti.
Zecca raccolse nel museo tutti i reperti trovati durante le ricerche, effettuate nel territorio teatino, e contribuì ad ampliarlo, donando anche il suo personale archivio archeologico.
Agli inizi del 1900 il Museo fu chiuso e la Collezione Zecca (formata da bronzetti, ornamenti, ceramiche, strumenti e utensili) fu ceduta al Museo di Ancona. Alla fine del XX secolo tutta la Collezione rientrò a Chieti per far parte del Museo Archeologico.
Morì a Chieti il 1º gennaio 1916[5]
Riconoscimenti
Cavaliere della Corona d'Italia nel 1885, per meriti letterari
Cavaliere di seconda classe dell'ordine dei S.S.Giovanni Battista e Guglielmo di Spagna nel 1907
Membro comunale della Commissione Archeologica e Artistica di Chieti
Presidente della commissione conservatrice dei monumenti e opere d'arte della provincia di Chieti
Socio promotore e benemerito della Società Abruzzese di Storia Patria
Decorazioni:
medaglia d'argento e due diplomi d'onore, per l'opera e la collaborazione nei pubblici censimenti del 1873, 1881 e 1901
medaglia commemorativa di Dante Alighieri in Firenze nel 1865
medaglia commemorativa di Gabriele Rossetti in Vasto nel 1882[6]
medaglia commemorativa del primo centenario della morte dell'abate F.Galiani in Chieti
Vincenzo Zecca, La basilica di san Giovanni in Venere nella storia e nell'arte : conferenza tenuta sopra luogo il 29 settembre 1907 ... / V.Z. ; pubblicazione curata dal sacerdote G.M., a cura di Giuseppe Mayer, Pescara, Industrie Grafiche, 1910, OCLC44798349, SBNSBL0481731.
Vincenzo Zecca, Inaugurandosi nel civico museo di Vasto una lapide commemorativa di Gabriele Rossetti nella festa del suo centenario celebrata in quella città il 14 marzo 1883 / parole dell'avv. Vincenzo Zecca, Chieti, stab. tip. di G. Ricci, 1883, OCLC929834107, SBNIEI0182898.
(FR) Marco Buonocore, Antiquité, in Mélanges de l'Ecole française de Rome, vol. 96, École française de Rome, 1984, pp. 239–257, OCLC263621638.
Vincenzo Zecca, Topografia e corografia marrucina studiate ne' monumenti., Chieti, stab. tip. di G. Ricci, 1889, OCLC81626585, SBNSBL0717484.
Vincenzo Zecca, Elogio funebre del primo re d'Italia Vittorio Emanuele II, pronunziato in Chieti, Chieti, Vecchio e c., 1878, OCLC25577559.
Vincenzo Zecca, I Monumenti antichi e la civiltà Conferenza tenuta in Chieti dall'avv. cav., Chieti, Stabilimento tip. di Giustino Ricci, 1886, OCLC253196087.
Vincenzo Zecca, La legge sulla liquidazione dell'asse ecclesiastico, corredata delle discussioni parlamentari, di ampi commenti, etc, Chieti, 1867, OCLC504321231.
Vincenzo Zecca, Scoperta archeologica in Chieti, Chieti, 1896?, OCLC929834087.
Vincenzo Zecca, Monografia del comune di Chieti dettata, Chieti, A.Vella, 1866, OCLC253196083.
Vincenzo Zecca, Discorso inaugurale delle visite ai monumenti abruzzesi : pronunziato nel secondo congresso della Società di storia patria abruzzese in Chieti, il 7 settembre 1890, Chieti, Prem. Stab. Tip. di Giustino Ricci, 1891, OCLC929753965.