Vincenzo Valdrè

Ritratto di Vincenzo Valdrè ad opera di William Cumming (1800)

Vincenzo Valdrati, meglio conosciuto come Vincenzo Valdrè, a volte inglesizzato Vincent Waldré[1] e anche soprannominato "il Faenza" o "Il Faentino" (Faenza, 1742Dublino, 1814), è stato un artista e architetto italiano esponente del neoclassicismo.

Biografia

Nato a Faenza intorno al 1742,[1] Valdrè studiò arte all'Accademia di Parma sotto la supervisione di Giuseppe Baldrighi. Nel 1764 l'Accademia premiò Valdrè per il suo disegno di Agar nel deserto consolata dall'angelo. Quattro anni più tardi, l'artista si trasferì a Roma per studiare presso l'Accademia di Francia.[2]

Mentre si trovava a Roma, Valdrè fu insegnante degli architetti James Lewis (1751-1820) e Richard Norris (1750-1794). Giunto a Londra, dove viveva, al numero 20 di Frith Street (Soho), l'artista espose, nel 1774, la sua Giove e Teti alla Free Society of Artists. Nello stesso periodo, George Nugent-Temple-Grenville incaricò Valdrè di occuparsi della Stowe House. Dopo aver lavorato ad altre importanti opere architettoniche, Valdrè morì nel 1814.[3]

Note

  1. ^ a b (EN) WALDRÉ, VINCENT, su dia.ie. URL consultato il 31 maggio 2021.
  2. ^ Galleria nazionale di Parma, Corrado Ricci, La R. Galleria di Parma, L. Battei, 1896, p. 291.
  3. ^ (EN) J. V. Beckett, The Rise and Fall of the Grenvilles: Dukes of Buckingham and Chandos, 1710–1921, Manchester University, 1994, p. 76.

Bibliografia

  • Edward Croft-Murray, Un decoratore faentino in Inghilterra: Vincenzo Valdrati o Valdrè (1742-1814), Fratelli Lega, 1957.
  • Ugo Valdrè, Camille Lynch, Vincenzo Valdrè, 2010.

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