Villaggio Sant'Agata

Villaggio Sant'Agata
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia (bandiera) Sicilia
Provincia  Catania
CittàCatania
CircoscrizioneSan Giorgio Librino - San Giuseppe La Rena Zia Lisa Villaggio Sant'Agata
Altri quartieriLibrino, Pantano d'Arci, Pigno, San Giorgio, Zia Lisa
Codice postale95121
Abitanti10,000 ca. ab.
Catania
Municipi

Villaggio Sant'Agata (Villaggiu Sant'Aita o U Villaggiu in dialetto catanese) è un quartiere della città di Catania facente parte della VI Circoscrizione (San Giorgio Librino - San Giuseppe La Rena Zia Lisa Villaggio Sant'Agata).

Origine del toponimo

Il toponimo Villaggio Sant'Agata fu probabilmente dato al quartiere in onore a Sant'Agata, patrona di Catania.

Geografia

Il Villaggio Sant'Agata è situato nella parte meridionale dell'abitato di Catania. Confina a nord con i quartieri Fossa della Creta e San Giorgio, sud e ad ovest con Librino, ad est con Zia Lisa.

Strade più importanti sono il Viale Giovanni da Verrazzano e il Viale Nitta, che costituiscono le principali vie di ingresso e di uscita dai quartieri confinanti, e che intersecano con l'Asse dei servizi. Il quartiere si suddivideva in zona A, B, C e D, ma nel 2013, la toponomastica ha subito variazioni con l'assegnazione dei nomi alle sue strade.[1]

Storia

Lo sviluppo del quartiere denominato Villaggio Sant'Agata, sorto alla periferia meridionale della città etnea, su un'area paludosa nei pressi di Zia Lisa individuata dallo IACP di Catania[2], avvenne contestualmente a quello dei quartieri Monte Po e San Leone, che sorsero invece all'estrema periferia occidentale.

Nel 1960, lo IACP di Catania affidò all'urbanista Michele Valori, un progetto per la costruzione di un nuovo quartiere nell'area suddetta, che prevedeva la realizzazione di 1.600 alloggi popolari destinati a 8.000 abitanti.[3] Al Villaggio Sant'Agata, completato verso il 1964, vi si insediarono le famiglie più disagiate della città, perlopiù provenienti dai quartieri storici.[4]

Nonostante il suo sviluppo fu pianificato e regolamentato, la popolazione che vi si insediò negli anni Sessanta e Settanta, fu maggiore rispetto a quella prevista del progetto redatto dal Valori, e ciò fu dovuto principalmente al fenomeno delle occupazioni abusive.[4]

Monumenti e luoghi d'interesse

Quartiere caratterizzato dalla presenza di edifici per l'edilizia residenziale pubblica, nella Zona B si trova un luogo di culto cattolico, la Chiesa della Santa Croce, eretta nel 1966.[5]

Istruzione

Nel quartiere sono presenti due scuole di istruzione primaria ed un asilo nido comunale.

Economia

Tra i quartieri economicamente più disagiati, presenta elevati tassi di disoccupazione. Discreta è la presenza di attività commerciali.

Società

Il Villaggio Sant'Agata è uno dei quartieri popolari di Catania dove si registrano elevati tassi di criminalità, in particolare quella organizzata.[6]

Trasporti

La zona è regolarmente servita dai mezzi pubblici dell'AMT, e vi transitano gli autobus delle linee 439, 601, 802N, 802R, 830.

Note

  1. ^ Redazione, Villaggio Sant’Agata cambia «identità Operativa la nuova toponomastica, in Corriere del Mezzogiorno.it, 22 aprile 2013. URL consultato il 28-09-2018.
  2. ^ C. Fava, La mafia comanda a Catania, 1960-1991, Laterza, 1991, p. 22.
  3. ^ Un vasto complesso edilizio visitato dall'On. Magrì, in La Sicilia, 4 novembre 1960, p. 4.
  4. ^ a b F. Mannino - GENESI DI PERIFERIE STORICHE TRA RETAGGI E PAESAGGI NELLA CATANIA DEL XIX-XX SECOLO (PDF), su archivia.unict.it. URL consultato il 28-09-2018 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2018).
  5. ^ Chiesa della Santa Croce, su necrologie.repubblica.it. URL consultato il 27-09-2018.
  6. ^ L. Distefano, La mafia del Villaggio Sant'Agata Vecchi boss e nuove leve [collegamento interrotto], in LiveSicilia Catania, 3 settembre 2018. URL consultato il 28-09-2018.

Bibliografia

  • R. D'Amico, Catania: i quartieri nella metropoli, Catania, Le Nove Muse, 2001, pp. 175-180, ISBN 8887820139.

Collegamenti esterni

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