Vijaya Raghunatha Raya Tondaiman II (Pudukkottai, 1797 – Pudukkottai, 4 giugno 1825) fu Raja di Pudukkottai dal 1807 al 1825.
Biografia
I primi anni
Vijaya Raghunatha Raya Tondaiman nacque nel 1797 da Vijaya Raghunatha Tondaiman, Raja di Pudukkottai, e dalla sua seconda moglie, Rani Ayi Ammani Ayi Sahib Avargal a Pudukkottai e venne educato con un tutore privato.[1] He was the elder of two sons of Vijaya Raghunatha Tondaiman who survived him.[1]
Il regno
Vijaya Raghunatha Raya Tondaiman ascese al trono il 1 febbraio 1807 alla morte di suo padre, Vijaya Raghunatha Tondaiman. L'amministrazione rimase comunque nelle mani di un consiglio di sovrintendenza capeggiato dal residente britannico a Tanjore, William Blackburn, sino al 1817, quando Vijaya Raghunatha Raya venne dichiarato maggiorenne.[1][2]
William Blackburn ricostruì completamente l'assetto della capitale del regno con strade più larghe, case migliori e numerosi edifici pubblici.[1][2] Venne inoltre costruito un nuovo palazzo reale per il raja nel 1825.[3] Blackburn introdusse per primo la lingua marathi come linguaggio amministrativo del regno e tale rimase per i successivi anni del colonialismo inglese.[2]
Vijaya Raghunatha Raya Tondaiman morì di una malattia misteriosa il 4 giugno 1825. Venne succeduto da suo fratello minore, Raghunatha Tondaiman II, dal momento che tutti i suoi figli gli erano premorti.[1]
Matrimonio e figli
Nel 1812, Vijaya Raghunatha Raya Tondaiman sposò una delle figlie di M.R.Ry. Sri Singappuli Aiyar.[1] Si risposò in seguito con una delle figlie di Thirumalai Panrikondran.[1] Vijaya Raghunatha Raya Tondaiman ebbe un figlio e una figlia.[1]
- Vijaya Raghunatha Raya Tondaiman (m. 23 dicembre 1823)
- Rajkumari Rajammani Bayi Sahib
Note
- ^ a b c d e f g h Pudukkottai 2, in Tondaiman Dynasty, Christopher Buyers.
- ^ a b c S. S. Shashi, Encyclopaedia Indica: India, Pakistan, Bangladesh, vol. 100, Anmol Publications, 2003, ISBN 978-81-7041-859-7.
- ^ A. Butterworth, The southlands of Siva: some reminiscences of life in southern India, London, John Lane, 1923, p. 156.
Bibliografia
Voci correlate