Victor Deguise
Victor Joseph Dieudonné Deguise (Liegi, 22 dicembre 1855 – Ixelles, 18 marzo 1925) è stato un generale belga, comandante militare della Piazzaforte di Anversa durante le fasi dell'invasione tedesca tra l'agosto e l'ottobre 1914. BiografiaNacque a Liegi il 22 dicembre 1855,[1] e si arruolò nell'esercito nel corso del 1874, assegnato in qualità di tenente all'Arma del genio.[2] Nel 1888 divenne professore in materia di fortificazioni presso la Koninklijke Militaire School[N 1] sita presso l'Abbazia de la Chambre a Molenbeek. Tra il 1909 e il 1911 fu comandante di alcune unità del genio militare posizionate nei dintorni di Bruxelles.[2] Tra il 1911 e il 1914 ricoprì l'incarico di direttore del 3º Distretto militare, con responsabilità sulle fortificazioni.[3] La prima guerra mondialeNel marzo 1914,[4] poco prima dello scoppio del conflitto assunse l'incarico di Governatore militare di Anversa,[N 2] un importante porto fluviale situato sulle rive del fiume Schelda.[4] Quando iniziò l'invasione tedesca, il 4 agosto 1914, Re Alberto I, comandante supremo dell'esercito, gli impartì l'ordine di mantenere il possesso della città con ogni mezzo a sua disposizione.[2] La potenza dell'attacco fece sì che l'esercito belga si ritirasse nel cosiddetto ridotto nazionale il 20 agosto. Si trattava di una cintura di fortificazioni su due anelli, costruita nel periodo 1859-1914, disposta intorno ad Anversa e lunga circa 95 km. Dal ridotto l'esercito uscì due volte per attaccare le truppe tedesche in avanzata, attaccando le loro linee di comunicazione, nel corso della prima battaglia della Marna.[1] Il 6 settembre fu nominato comandante militare della Piazzaforte di Anversa.[1] Deciso la eliminare questo ostacolo l'Alto Comando tedesco ordinò di porre l'assedio alla Piazzaforte utilizzando i mezzi più potenti a disposizione per eliminere una per una le fortificazioni.[2] Si trattava di 4 mortai da 42 cm M-Gerät 14 L/12 da 420 mm[1] di costruzione Krupp e di 5 mortai 305 mm Škoda forniti dall'alleato austro-ungarico.[1] Con la fine dell'assedio di Maubeuge (24 agosto-7 settembre) divenne disponibile l'artiglieria d'assedio, e l'attacco iniziò a partire dal 28 settembre.[1] La resistenza durò fino al 9 ottobre, consentendo a numero consistente di militari, circa 80.000 tra belgi ed inglesi, e civili, di lasciare la città raggiungendo Nieuwpoort. Il giorno 8 gli intensi bombardamenti avevano consentito alle truppe tedesche di rompere il fronte belga, ed indotto il generale Hans von Beseler a chiedere la capitolazione della città al fine di evitare un inutile spargimento di sangue. La resa fu firmata dal sindaco Jan De Vos, e il generale Deguise con circa 33.000 militari[5] il giorno 10 attraversò la linea di confine con i Paesi Bassi, su ponti di barche, finendo quindi internato.[5] Per paura di un attacco tedesco tutti i militari belgi furono trasferiti molto distante dalla linea di confine, e poterono ritornare in Patria solo nel novembre 1918.[2] Ritornato in Belgio dopo la fine del conflitto si spense a Ixelles il 18 marzo 1925.[1] Pubblicazioni
NoteAnnotazioni
Fonti
Bibliografia
Periodici
Collegamenti esterni
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