Vicariato apostolico di Jolo
Il vicariato apostolico di Jolo (in latino: Vicariatus Apostolicus Ioloënsis) è una sede della Chiesa cattolica nelle Filippine immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2022 contava 25.000 battezzati su 1.581.000 abitanti. È retto dal vescovo Charlie Malapitan Inzon, O.M.I. TerritorioIl vicariato apostolico comprende le province filippine di Sulu e Tawi-Tawi. Sede del vicariato è la città di Jolo, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora del Monte Carmelo. Il territorio è suddiviso in 6 parrocchie. StoriaLa prefettura apostolica di Sulu fu eretta il 28 ottobre 1953 con il decreto Quo melius della Sacra Congregazione Concistoriale, ricavandone il territorio dalla prelatura territoriale di Cotabato e Sulu (oggi arcidiocesi di Cotabato). Il 12 luglio 1958 in virtù della bolla Ecclesia Sancta di papa Pio XII la prefettura apostolica è stata elevata a vicariato apostolico e ha assunto il nome attuale. Il 4 febbraio 1997 il vicario apostolico, Benjamin David de Jesus, viene ucciso da un commando islamista[1] mentre stava recandosi a celebrare Messa. Il 1º agosto 2012 la cattedrale è stata colpita da una granata, attentato di cui si sospettano membri del gruppo terroristico Abu Sayyaf[2]. Il 27 gennaio 2019 un nuovo attentato terroristico alla cattedrale ha causato venti morti tra i fedeli.[3][4] Il 16 luglio seguente la cattedrale è stata riconsacrata dal nunzio apostolico Gabriele Giordano Caccia e aperta nuovamente al culto.[5] Cronotassi dei vescoviSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
StatisticheIl vicariato apostolico nel 2022 su una popolazione di 1.581.000 persone contava 25.000 battezzati, corrispondenti all'1,6% del totale.
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