Via della Lungara

Via della Lungara
Palazzo Corsini alla Lungara
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàRoma
CircoscrizioneMunicipio Roma I
QuartiereTrastevere
Informazioni generali
TipoStrada carrabile
Lunghezza770 m circa
PavimentazioneSampietrino
Collegamenti
InizioVia di Porta Settimiana
FinePiazza della Rovere
Luoghi d'interessePorta Settimiana
John Cabot University
Palazzo Corsini
Villa Farnesina
Chiesa di Santa Croce alla Lungara
Chiesa di San Giacomo alla Lungara
Carcere di Regina Coeli
Chiesa di San Giuseppe alla Lungara
Palazzo Salviati
Mappa
Map

Via della Lungara è una strada di Roma che collega via di Porta Settimiana e piazza della Rovere, nel rione Trastevere[1]. Il cantante romano Renato Zero ha dedicato una canzone alla via chiamata Lungara, contenuta nell'album Artide Antartide.

Nome

Inizialmente chiamata sub Janiculensis o sub jano, i pellegrini che giungevano a Roma per recarsi a San Pietro la conoscevano come via Sancta. Successivamente fu nota come via Julia, come l'omonima via dall'altra parte del Tevere, sebbene venne solamente sistemata da papa Giulio II (a iniziarla, infatti, fu Alessandro VI).

Infine, il nome fu cambiato in quello attuale per la sua lunghezza in rettifilo[2].

Monumenti

Dal 1728 in via della Lungara sorgeva il manicomio di Santa Maria della Pietà, proseguimento dell'ospedale Santo Spirito. Ampliato nel 1867, fu demolito in occasione della realizzazione del lungotevere.

Architetture religiose

Architetture civili

Tradizione

A via della Lungara è legato un antico detto romano[3]:

«A via de la Lungara ce sta 'n gradino
chi nun salisce quelo nun è romano,
nun è romano e né trasteverino»

Si riferisce ai tre scalini di ingresso del carcere di Regina Coeli: occorreva vivere la dura esperienza della galera e discendere, dunque, «er gradino der Coeli», per mostrarsi romano autentico e, al contempo, coraggioso[4].


Note

  1. ^ Via della Lungara, su comune.roma.it. URL consultato il 7 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2017).
  2. ^ Rendina-Paradisi, 728.
  3. ^ Romanorum: il romano spiegato ai romani, su 06blog.it. URL consultato il 21 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2018).
  4. ^ Rendina-Paradisi, 730.

Bibliografia

  • Claudio Rendina, Donatella Paradisi, Le strade di Roma. Volume secondo E-O, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0209-1.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Storia, Foto e Stampe antiche su Info.roma.it

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