Venanzio Baccilieri nasce a San Prospero di Galliera, frazione di Galliera, nel 1909. Si forma in un primo tempo come intagliatore del legno e ornatista con Fernando Rossi.[1]
Frequenta quindi l'Accademia di Belle Arti di Bologna; allievo di Ercole Drei, si diploma in Scultura nel 1937.
Attivo come scultore e incisore soprattutto tra gli anni quaranta e sessanta del Novecento, Baccilieri esegue varie opere, monumenti, restauri e decorazioni. Collabora al restauro delle statue lignee del Teatro anatomico dell'Archiginnasio, danneggiate nel 1944.
Nel 1957 alla Certosa di Bologna realizza su progetto di Augusto Panighi il monumento Weber in stile purista, dedicato a Edoardo Weber e considerato tra i capolavori del cimitero monumentale. Tra le altre sue opere in Certosa si segnala il monumento Veggetti del 1963.
Nel 1964 realizza il Monumento ai caduti partigiani nel suo paese natale.
Adriano Baccilieri (a cura di), Accademia di Belle Arti Bologna, Figure del Novecento 2. Oltre l'Accademia, Carpi (MO), La Litografica, 2001, pp. 265, 283-290, 328
Roberto Martorelli (a cura di), Arte e storia a Bologna nel Novecento. Un percorso per immagini, in Renato Zangheri (a cura di), Storia di Bologna, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4, tomo 2, Angelo Varni (a cura di), Bologna in età contemporanea 1915-2000, p. 1162
Roberto Martorelli (a cura di), La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, Bologna, Tipografia Moderna, 2009, pp. 240-241
Cristina Rocchetta e Cristina Zaniboni, La Certosa di Bologna: Guida, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Editrice Compositori, 2001, SBNUBO1457624. (fonte utilizzata)
Venanzio Baccilieri, su quadriennalediroma.org, ArBiQ - Archivio Biblioteca Quadriennale di Roma. URL consultato il 28 maggio 2021. (fonte utilizzata)
Baccilieri Venanzio, su PatER - portale del patrimonio culturale dell'Emilia Romagna, Assessorato alla cultura e paesaggio - Servizio patrimonio culturale. URL consultato il 28 maggio 2021. (fonte utilizzata)