Si tratta di una stella situata nell'emisfero boreale celeste; grazie alla sua posizione non fortemente boreale, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero nord siano più avvantaggiati. Nei pressi del circolo polare artico appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità dell'Antartide. La sua magnitudine pari a 4,3, fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso. Per essere più precisi, trattandosi di una stella variabile, la sua luminosità varia tra le magnitudini 4,28 e 4,31 in circa 3 ore e mezzo.[2]
Il periodo migliore per l'osservazione di υ Tauri nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine ottobre e aprile; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.
υ Tauri e 72 Tauri (di magnitudine 5,5) appaiono prospetticamente molto prossime tra loro, essendo separate da 0,29°. Per questo, sono talvolta indicate rispettivamente come υ1 Tauri e υ2 Tauri nella nomenclatura di Bayer.[9] Le due stelle tuttavia non hanno alcun legame, perché distano l'una dall'altra circa 260 anni luce. Infine, poiché si collocano in prossimità dell'eclittica, possono venir occultate dalla Luna.[10]
υ Tauri è una variabile Delta Scuti; la variazione nella luminosità è determinata cioè da pulsazioni della sua superficie. Come detto, il periodo di variabilità è stato determinato in 3,56 ore.[2] È stato determinato inoltre il periodo di rotazione della stella, pari a 9,96 ore.[4]
Con una parallasse determinata da Gaia in 21,7486 ± 0,1673 mas,[1] la distanza dal sistema solare può essere calcolata in 45,98 pc, corrispondenti a 149,97 anni luce. Avendo una velocità radiale positiva, la stella si sta ulteriormente allontanando dal sistema solare.
^(EN) Dorrit Hoffleit e Carlos Jaschek (a cura di), The Bright star catalogue, 5ª ed., New Haven, Conn., Yale University Observatory, 1991, Bibcode:1991bsc..book.....H.
^(EN) B.-C. Qian, G.-L. Zhu e Q.-Y. Fan, The measurements of stellar angular diameter by photoelectric observation of lunar occultation, in Acta Astron. Sinica, vol. 28, 1987, p. 45, Bibcode:1987AcASn..28...39Q.
^(EN) Richard Hinckley Allen, Star-Names and Their Meanings, New York, G. E. Stechert, 1899, p. 413.