Umberto Coromaldi è nato a Roma il 21 settembre 1870 da Vincenzo e Luisa Celli. Poco dopo la sua nascita morì il padre e la madre in seconde nozze sposò il pittore Filippo Indoni che iniziò Umberto alla pittura. Egli frequentò l'Istituto di Belle Arti dove ebbe come docente di disegno Filippo Prosperi. La sua formazione si completò frequentando gli studi di Antonio Piccinni, e di Antonio Mancini.
Nel 1893 partecipò alla esposizione della Società degli Amatori e Cultori di belle arti di Roma e l'anno successivo vinse il pensionato artistico, con il quadro Ritorno dei naufragi. Grazie al premio poté viaggiare: soggiornò ed espose a Parigi, a Bruxelles, ad Anversa, a Monaco e a Stoccarda[1].
Tornato a Roma partecipò costantemente alle esposizioni annuali della Società degli Amatori e Cultori, di cui divenne socio. La Società Amatori e Cultori gli dedicò a più riprese mostre personali.
Nel 1909 Umberto Coromaldi successe al suo maestro F. Prosperi nell'insegnamento di disegno della figura, all'Istituto di Belle Arti. Fu maestro di pittura a Casa reale e nel 1911 eseguì un ritratto del Re Vittorio Emanuele.[2] Fu presidente dell'Accademia di San Luca a Roma e membro delle accademie di Brera e di Parma.
G. Severini, Tutta la vita di un pittore, Milano, 1946
A. Schettini-G. Scuderi, Aspetti dell'Ottocento pittorico italiano, Putignano, 1972
Gaetano Bongiovanni, Quadri inediti di Attanasio, Coromaldi e Melli: a margine della mostra su Pirandello e le arti figurative, in Luigi Pirandello e la cultura artistica tra Ottocento e Novecento, a cura di G. Costantino con G. Bongiovanni e R. Ferlisi, Palermo 2017, pp. 51-61.
U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, a. v.
Enciclopedia Italiana, XI, p. 447, a. v.
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 29 (1983), a. v.