Nominato ambasciatore nell'Impero russo poco prima dello scoppio della rivoluzione bolscevica, Uchida fece ritorno in Giappone per venire nominato nuovamente Ministro degli Esteri dal 1918 al 1923 durante i governi di Hara Takashi, Takahashi Korekiyo e Katō Tomosaburō. Egli prestò servizio come Primo Ministro del Giappone due volte in periodi di sedivacanza (la prima volta dopo l'assassinio del primo ministro Hara e la seconda dopo l'improvvisa morte del primo ministro Katō, immediatamente prima del grande terremoto del Kantō).
Durante il suo terzo mandato come Ministro degli affari esteri, dal 1932 al 1933 sotto l'amministrazione di Saitō Makoto, egli richiese un riconoscimento diplomatico del Manchukuo e pretese poi il ritiro del Giappone dalla Lega delle Nazioni. Il 5 settembre 1932 apparve sulla copertina del Time Magazine, rivista alla quale rilasciò una lunga intervista sul suo contenzioso con la Lega delle Nazioni. Morì 15 giorni dopo l'Incidente del 26 febbraio. La sua tomba è posta nel Tama Reien di Fuchu, Tokyo.
^Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Uchida" è il cognome.