Trono del DragoneIl Trono del Dragone è un'espressione occidentale usata per identificare il soglio cinese. Dato che il dragone era l'emblema della potenza imperiale della Cina, il trono dell'imperatore, che era considerato il tramite tra il Cielo e il popolo, fu letterariamente riconosciuto come "il Trono del Dragone".[1] È stato anche utilizzato per riferirsi a diversi altri seggi, come per le sedi di varie strutture della Città Proibita di Pechino, o negli appartamenti dell'Antico Palazzo d'Estate. In senso astratto, il "Trono del Drago" si riferisce anche retoricamente al capo dello Stato e alla monarchia stessa.[2] Daoguang si riferiva al suo trono come "l'utensile divino". [3] Sede dello StatoIl dragone era il simbolo principale, recato nello stendardo e in altre insegne imperiali, includendo il trono.[4] Il drago, che si riteneva avesse il potere di rendersi invisibile e apparire ogni qual volta, descriveva perfettamente, come factotum, gli incarichi e la Virtù che erano considerate come delle prerogative dell'imperatore cinese. Per questo la Grande Cattedra di Stato fu denominata il "Trono del Dragone".[5] Il termine può essere utilizzato per riferirsi ad una specifica sede di Stato: la "Padiglione della Suprema Armonia" (conosciuta anche come la "Sala della Pace Suprema"). Il manufatto vero e proprio era utilizzato solo dall'Imperatore.[6]
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