TrabouleI traboule sono elementi caratteristici dell'urbanistica di alcune città della Francia, che rimandano con particolare evidenza all'architettura delle città di Lione, Villefranche-sur-Saône, Mâcon, Chambéry e Saint-Étienne. Si tratta di passaggi pedonali che attraversano corti private di edifici e che permettono il transito diretto da una via cittadina all'altra. Il transito attraverso i traboule consente di seguire itinerari che attraversano la città secondo percorsi alternativi e più brevi prescindendo dalla topologia viaria, e consentono inoltre di beneficiare di tratti coperti, al riparo dall'esposizione agli elementi atmosferici. EtimologiaSecondo lo storico Amable Audin, studioso della Lugdunum gallo-romana e primo conservatore del locale museo, l'etimologia del termine proviene dal latino volgare trabulare, a sua volta derivato dal latino classico transambulare (attraversare). TipologieNe esistono di diversi tipi:
Alcuni comportano la presenza di scale che connettono strade separate da un forte dislivello, altri assommano diverse caratteristiche. AccessibilitàI traboule attraversano sempre proprietà private. Ciononostante, una quarantina di essi sono liberamente attraversabili e visitabili. L'apertura al pubblico è il frutto di accordi tra le municipalità e i proprietari. La città di Lione, ad esempio, si fa carico di parte delle spese di gestione, di pulizia e del 70% dei lavori di ristrutturazione, in cambio di una servitù di passaggio. Utilizzi storiciI traboule hanno avuto un ruolo nella Révolte des Canuts, la sollevazione dei tessitori della seta che infiammò Lione nel 1831. Furono anche utilizzati dai partigiani della Resistenza francese durante l'Occupazione tedesca della Francia nella seconda guerra mondiale. Galleria d'immagini
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