Tour de France 1999
Il Tour de France 1999, ottantaseiesima edizione della corsa, prese il via il 3 luglio da Puy du Fou e si concluse il 25 luglio con la classica passerella sugli Champs-Élysées, a Parigi. Si tratta della prima di sette edizioni consecutive del Tour senza vincitore, a causa della squalifica, sancita successivamente nel tempo una volta emerso lo scandalo doping che lo coinvolse, dello statunitense Lance Armstrong. Il 23 agosto 2005, una inchiesta del giornale sportivo L'Équipe, accompagnata dall'analisi di un campione di urina, ha dimostrato che Lance Armstrong risultò positivo all'eritropoietina (EPO) durante il Tour del 1999.[2] Il 22 ottobre 2012 l'UCI riconobbe la sanzione imposta dall'USADA al ciclista statunitense, accusato di aver utilizzato sostanze dopanti durante la sua permanenza alla US Postal Service, e confermò di fatto la cancellazione delle sue sette vittorie al Tour de France.[3] Il 26 ottobre la stessa UCI ufficializzò la decisione di non attribuire ad altri corridori le vittorie ottenute dallo statunitense e di non modificare i piazzamenti degli altri ciclisti.[4] Tale decisione, seppure tardiva, simboleggiò una sorta di ripudio da parte del Tour a quel difficile periodo. Lance Armstrong aveva a lungo negato il sistematico utilizzo di pratiche dopanti nei suoi team; ma poi, messo con le spalle al muro anche dalle confessioni (spontanee presso la Usada, in interviste agli organi di stampa o in autobiografie) di alcuni dei suoi vecchi compagni di squadra, soltanto il 17 gennaio 2013, durante un'intervista con Oprah Winfrey, egli ammise per la prima volta di aver alterato illegalmente le proprie prestazioni sportive, sia durante il periodo in cui vinse i suoi sette Tour de France, sia durante il periodo precedente al cancro.[5] Al secondo posto della classifica generale del Tour de France 1999 si piazzò il passista-cronoman svizzero Alex Zülle (per l'elvetico si trattò del secondo ed ultimo podio della sua carriera al Tour dopo un'altra piazza d'onore ottenuta nell'edizione del 1995). Al terzo posto della classifica generale si piazzò lo scalatore spagnolo Fernando Escartín (al primo ed unico podio della carriera conseguito nella Grande Boucle). TappeSquadre e corridori partecipanti
Resoconto degli eventiDei 180 corridori partecipanti arrivarono al traguardo finale di Parigi 141: vista però l'esclusione successiva di Lance Armstrong i corridori realmente classificati furono alla fine 140. Le squadre partecipanti erano 6 francesi, 6 italiane, 4 spagnole, 1 olandese, 1 belga, 1 tedesca, 1 statunitense. I corridori partecipanti erano 42 italiani, 40 francesi, 31 spagnoli, 17 belgi, 8 statunitensi, 7 svizzeri, 7 tedeschi, 6 olandesi, 4 australiani, 3 russi, 3 colombiani, 3 danesi, 2 cechi, 2 svedesi, 1 polacco, 1 lettone, 1 austriaco, 1 britannico, 1 kazako, 1 estone. Le tappe furono 20, precedute da un cronoprologo iniziale, per una distanza totale di 3 686,8 km; il paese venne percorso in senso orario, con le tappe alpine a precedere quelle pirenaiche. La corsa effettiva vide la prima vittoria dello statunitense Lance Armstrong, che prevalse sullo svizzero Alex Zülle, già secondo nel 1995, e sullo spagnolo Fernando Escartín. Erano assenti per diverse ragioni Jan Ullrich, Marco Pantani, Laurent Jalabert, Bjarne Riis e nessun vincitore delle precedenti edizioni era al via. Armstrong sovrastò gli avversari già dal prologo, cedette poi la maglia gialla durante la prima settimana di gara (dedicata ai velocisti) all'estone Jaan Kirsipuu, salvo poi confermarsi riprendendo il simbolo del primato nella tappa a cronometro di Metz ed affermarsi definitivamente il giorno dopo nella tappa del Sestriere. Nelle ultime tappe di montagna si difese poi dagli attacchi di scalatori come Fernando Escartín (peraltro vincitore a Piau-Engaly), andando a suggellare il successo nella cronometro di Futuroscope (tre su tre nelle prove contro il tempo) al penultimo giorno. Tra gli uomini di classifica lo svizzero Zülle e l'italiano Ivan Gotti, vincitore del Giro 1999, persero quasi sei minuti dallo statunitense rimanendo coinvolti in una maxi-caduta sul pavé scivoloso del Passage du Gois nel corso della seconda tappa, da Challans a Saint-Nazaire; l'evento influenzò notevolmente le sorti della gara dal momento che Zülle, nelle 18 tappe seguenti, fu l'unico in grado di tenere il passo di Armstrong sia nelle salite che a cronometro, subendo un ritardo di meno di due minuti (chiuderà staccato di 7'37"). L'italiano Mario Cipollini ottenne quattro vittorie consecutive allo sprint (la tappa di Blois fece segnare il record di velocità media, 50,355 km/h), salvo poi ritirarsi nel corso della nona tappa, con l'arrivo delle montagne. Il tedesco Erik Zabel vinse la maglia verde per la quarta volta consecutiva, mentre la maglia a pois di vincitore della classifica scalatori andò per la quinta volta al francese Richard Virenque. Miglior giovane fu il venticinquenne Benoît Salmon, miglior squadra la spagnola Banesto capitanata da Zülle. Dopodiché, dal 2005 al 2012, si succedettero nella maniera sopra citata le decisioni che corressero la classifica di questa edizione del Tour de France. Evoluzione delle classificheClassifiche finaliClassifica generale - Maglia gialla
Classifica a punti - Maglia verde
Classifica scalatori - Maglia a pois
Classifica giovani - Maglia bianca
Classifica a squadre - Numero giallo
Note
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