Tesoro umano viventeUn Tesoro umano vivente è, secondo l'UNESCO, una persona che possiede in misura elevata le conoscenze e le abilità richieste per eseguire o ricreare elementi specifici del patrimonio culturale immateriale[1]. Questo riconoscimento viene assegnato dal governo nazionale a una persona considerata tesoro nazionale mentre è ancora viva. In Giappone il titolo è anche conosciuto come Tesoro nazionale vivente. StoriaNel 1950 il governo del Giappone iniziò a designare alcuni individui o gruppi che incarnavano valori culturali nazionali intangibili come tesori umani viventi. Questo era complementare a edifici o luoghi di grande valore culturale e storico designati come tesori nazionali. I tesori umani viventi divennero così idonei per la protezione speciale e il sostegno del governo. Alcuni degli antichi mestieri protetti inizialmente erano ceramica, musica, carta fatta a mano, bambole, e fabbricazione di spade; successivamente sono stati ampliati per includere anche canto, danza, cucina e altre categorie. Diversi paesi hanno seguito l'esempio con i propri programmi ufficiali di riconoscimento dei valori culturali immateriali e delle persone che li incarnano, tra i quali Francia[2], Filippine[3], Romania[4], Corea del Sud[5] e Thailandia[6]. Nel 1993 il governo della Corea del Sud ha proposto al Comitato esecutivo dell'Unesco l'istituzione di un programma codificato di Tesori umani viventi per tutti gli Stati membri. Il Comitato ha adottato una decisione e ha invitato gli Stati membri a istituire e promuovere i propri sistemi nazionali. L'Unesco, con la sua sezione Patrimonio culturale immateriale dell'umanità, ha presentato definizioni e linee guida per sostenere i programmi dei tesori umani viventi[7]. DefinizioniGli Stati membri, nella 32ª Conferenza generale dell'Unesco del 17 ottobre 2003, hanno adottato la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Le definizioni di ciò che costituisce un tesoro umano vivente sono[7]: «(i) I Tesori umani viventi sono persone che possiedono in misura molto elevata le conoscenze e le competenze necessarie per eseguire o ricreare elementi specifici del patrimonio culturale immateriale. Spetta a ciascuno Stato membro scegliere un termine appropriato per designare i portatori di conoscenze e competenze, in quanto "Tesoro umano vivente" proposto dall'UNESCO è indicativo. Tra i sistemi esistenti, ci sono già una varietà di termini: Maître d’art (Francia), Détenteur de la tradition des arts et métiers populaires (Repubblica Ceca), Trésor national vivant (Corea del Sud), Détenteur d'un bien culturel immatériel important (Giappone e Corea del Sud). (ii) Il patrimonio culturale immateriale, o patrimonio vivente, è costituito da pratiche ed espressioni, nonché da conoscenze, abilità e valori ad esse associati, che comunità e gruppi riconoscono come parte del proprio patrimonio culturale. (iii) Il patrimonio culturale immateriale si manifesta tra l'altro nei seguenti ambiti, fermo restando che le espressioni del patrimonio culturale immateriale possono appartenere contemporaneamente a più di questi ambiti: (iv) Per salvaguardia del patrimonio culturale immateriale si intende:
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