Terremoto delle Isole Salomone del 2013
Il terremoto delle Isole Salomone del 2013 è stato un terremoto di magnitudo 8.0 che si è verificato alle ore 12:12 UTC-11 (1:12 UTC), il 6 febbraio 2013, con epicentro situato nella regione delle Isole Santa Cruz, 76 km a ovest del villaggio di Lata, sull'isola di Nendo, in provincia di Temotu. ConseguenzeIl terremoto ha causato uno tsunami con onde di 1,5 metri di altezza a Lata, sull'isola di Nendo, che ha ucciso 10 persone[2] (fra le quali un bambino)[3]. L'aeroporto internazionale dell'isola è stato inondato e le acque si sono spinte per centinaia di metri nell'entroterra, provocando l'interruzione della rete idrica e del servizio elettrico[4]. Le onde dello tsunami hanno raggiunto anche l'atollo di Ontong Java, nella Provincia di Malaita; qua la gente ha trovato rifugio sulle alture, mentre i villaggi sono stati spazzati via dallo tsunami[5]. Lo tsunami ha raggiunto anche Vanuatu (con onde di 11 cm) e la Nuova Caledonia (con onde di 55 cm), senza causare ulteriori danni[6]. Le comunità colpite dal terremoto sono circa una ventina. Secondo fonti ufficiali 3.329 sarebbero le persone sfollate e 594 le case distrutte dal sisma e dal successivo tsunami[7]. Il governo delle Isole Salomone ha subito dichiarato lo stato d'emergenza per la zona colpita dal sisma. I primi aiuti sono arrivati dal Regno Unito[8], dall'Australia e dalla Nuova Zelanda. Quest'ultima ha donato 200.000 dollari neozelandesi per i primi aiuti umanitari alle persone colpite[9]
Dettagli sul sismaIl terremoto si è verificato a causa dell'interazione tra la placca australiana e la placca del Pacifico, ed è stato preceduto da decine di terremoti con magnitudo significativa. La prima scossa della sequenza, con magnitudo 6.0 è stata registrata il 30 gennaio[10], seguita da una seconda scossa di magnitudo 6.2 registrata il 31 gennaio[11], da una terza scossa di magnitudo 6.0 registrata il 1º febbraio[12], da una quarta scossa di magnitudo 6.3 registrata il 1º febbraio[13], da una quinta scossa di magnitudo 6.4 registrata il 1º febbraio[14], da una sesta scossa di magnitudo 6.0 registrata il 2 febbraio[15] e da una settima scossa di magnitudo 6.3 registrata il 6 febbraio[16]. Il terremoto principale è stato seguito da un intenso sciame sismico, con numerosi aftershock con magnitudo superiore a 5.0 e ben 9 scosse con magnitudo superiore a 6.0 e 3 con magnitudo superiore a 7.0. Di seguito si riporta l'elenco delle principali scosse della sequenza. Tutti i dati sono stati elaborati a cura dell'USGS.
L'8 febbraio 2013, una scossa di magnitudo 7.0 con epicentro 25 km a SSE del villaggio di Lata e ipocentro a 26,9 km di profondità è stata avvertita dalla popolazione e classificata con intensità pari a VIII[17]. Note
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