Non si hanno notizie storiche coeve sul vescovo milanese Teodoro I, il cui episcopato, secondo un antico Catalogus archiepiscoporum Mediolanensium[2], si colloca tra quelli di Senatore, che fu vescovo in epoca imprecisata tra il 470 e il 480[3], e di Lorenzo I, storicamente documentato a partire dal 489[4]. Il medesimo catalogus gli assegna 9 anni, 8 mesi e 17 giorni di governo e lo dice sepolto il 28 marzo[5] nella cappella di sant'Ippolito della basilica di San Lorenzo. Tradizionalmente, il suo episcopato è assegnato agli anni 475-490[6], oppure agli anni 480-490[7].
A Teodoro è dedicato uno dei Carmina di Magno Felice Ennodio[8], scritti prima del 521, nel quale il vescovo milanese è lodato per il suo coraggio, la sua bontà, la sua saggezza e la sua scienza.[9] Gli ultimi due distici dell'elogio di Ennodio lasciano intendere che Teodoro fu vescovo al tempo di re Odoacre (ca. 476-489), che depose l'ultimo imperatore romanoRomolo Augusto (calcantes culmina mundi).[10]
Una tradizione medievale, che non ha fondamenti storici, associa Teodoro all'aristocratica famiglia milanese dei Medici.
Note
^Angelo Majo, Dizionario della Chiesa Ambrosiana, vol. VI, 1993, p. 3652.