«Tra le città minori è da considerare Agyrion, che avendo avuto un aumento di coloni per la sua prosperità agricola, costruì un teatro, il più bello della Sicilia dopo quello di Siracusa, e templi per gli dei e un bouleuterion e un'agorà [...]»
Si suppone che la sua costruzione risalga all'epoca di Timoleonte, signore della città tra il 345 e il 336 a.C., periodo nel quale giunsero da Corinto circa 10 000 greci che ottennero, come tutti gli abitanti di Agyrion, la cittadinanza siracusana[4].
Localizzazione
Si pensava, in passato, che il teatro di Agira potesse localizzarsi nell'area dell'acropoli greca, successivamente occupata dal castello medievale, unico punto cittadino da cui è possibile scorgere il mare[5]. Alcuni indizi hanno permesso a Giuseppe Favaloro di localizzare con relativa certezza l'area dell'antico teatro[6]. Nella concavità naturale nei pressi delle chiese di San Pietro Apostolo, di San Giacomo e di Sant'Agostino sono stati rinvenuti resti di sedili di pietra[7]. Riferendosi alla stessa zona, inoltre, un documento del 1225 cita la chiesa di Sant'Erasmo juxta proscenio[8], con un chiaro rimando al προσκήνιον 'proscenio', e la chiesa della Santissima Trinità (poi di Sant'Agostino) in chirchia, termine verosimilmente riconducibile al greco κερκίδες 'cunei, settori del teatro', interpretabile come riferimento a resti di sedili e tracce di gradinate[9]; ancora Biagio Pace asseriva che «frammenti di sedili e tracce di gradinate si riconoscono là un po' dappertutto»[6].
Struttura
Si ipotizza che il diametro della cavea misurasse circa 90 metri, quello dell'orchestra circa una ventina. La struttura teatrale era verosimilmente orientata a meridione[9].
«[...] et Ecclesiam Sancti Erasmi, quam juxta proscenio monasterium nostrum Sancti Philippi possidebat ecclesiae Sancti Bastiani Martiris tenendas ac possidendas concederet [...] salvis jura ecclesiae in chirchia dictae de Sanctissimae Trinitatis, quae nobis pertinet et pertinere debet.»
Giovanni Forni, Teatro, in Supplemento 1970, Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1973, pp. 772-789, SBNUFI0016870. URL consultato il 15 marzo 2017.
Filippo Maria Provitina, Agira e i suoi santi (PDF), I-II, Palermo, Edizione CPR, 2009, SBNPAL0214711. URL consultato il 9 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).