Il brano è stato scritto da Bono per scusarsi con sua moglie Alison Hewson per essersi dimenticato del suo compleanno durante le sessioni di The Joshua Tree[4]. Su richiesta di Alison, è stato utilizzato per raccogliere fondi per l'organizzazione umanitaria che si occupa dei bambini di Černobyl'.
Per promuovere il singolo nel 1998, la Island Records ha distribuito delle barrette di cioccolataSweetest Thing, confezionate per sembrare un CD, in tutta Europa. Questi prodotti sono diventati degli oggetti molto ricercati fra i collezionisti nei primi anni del 2000.[5]
Video musicale
Nel video prodotto per Sweetest Thing e diretto da Kevin Godley, la frase "I'm sorry" (Mi dispiace) (ed alcune sue variazioni) può essere letta svariate volte nel corso del video. Nel video fanno una apparizione i Riverdance, i Boyzone, Steve Collins, gli Artane Boys Band, ed i Chippendales. Anche The Edge, Adam Clayton, Larry Mullen Jr., Norman Hewson (fratello di Bono), Dik Evans (fratello di The Edge), ed Ali Hewson, compaiono nel video, insieme agli U2.[6]
Tracce
Versione 1
Sweetest Thing (The Single Mix) – 3:00
Twilight (Live from Red Rocks, June 5, 1983) – 4:29
An Cat Dubh / Into the Heart (Live from Red Rocks, June 5, 1983) – 7:14
Versione 2
Sweetest Thing (The Single Mix) – 3:00
Stories for Boys (Live from Boston, March 6, 1981) – 3:02
Out of Control (Live from Boston, March 6, 1981) – 4:25