Suore ancelle dell'IncarnazioneLe suore ancelle dell'Incarnazione sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla A.I.[1] StoriaLe origini dell'istituto risalgono al 1946, quando Primo Fiocchi (1913-1984), religioso dei chierici regolari ministri degli infermi, organizzò un gruppo di giovani ricoverate malate di TBC per il servizio agli infermi del sanatorio Forlanini di Roma.[2] La prima casa della comunità venne stabilita nel 1949 a Chieti: il 25 marzo 1951 le ancelle dell'Incarnazione vennero approvate come pia unione dall'arcivescovo di Chieti Giovanni Battista Bosio. Nel 1952 le socie dell'unione decisero di adottare un abito religioso e il 24 marzo 1956 ebbe inizio il primo noviziato: la fraternità venne eretta in congregazione di diritto diocesano il 24 marzo 1957. La prima superiora generale dell'istituto fu Annunziata Montereali (1922-1973).[2] Il 25 marzo 1977 la congregazione venne approvata dalla Santa Sede divenendo istituto di diritto pontificio.[3] Attività e diffusioneAncora oggi la missione prioritaria della suore è l'assistenza ai malati e alle categorie socialmente più deboli: svolgono la loro opera presso cliniche e residenze per anziani.[3] Sono presenti in diverse regioni italiane e hanno comunità missionarie nella provincia di Santa Cruz, in Bolivia.[3] La sede generalizia dell'istituto, legato alla Grande Famiglia di San Camillo, è a Chieti.[1] Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 83 religiose in 14 case.[1] NoteBibliografia
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