Stefano Siglienti (Sassari, 17 gennaio 1898 – Roma, 5 aprile 1971) è stato un banchiere e politico italiano.
Biografia
Ufficiale nella prima guerra mondiale, fu funzionario del Credito fondiario sardo, antifascista e tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione. Arrestato dai nazifascisti, scampò alla fucilazione. Dopo la presa alleata della città di Roma, fu Ministro delle finanze nel secondo governo Bonomi e membro della Consulta Nazionale. Fu in seguito prima commissario poi presidente dell'Istituto Mobiliare Italiano e presidente dell'Associazione bancaria italiana. Membro del Partito d'Azione, insieme agli azionisti confluì poi nel Partito Socialista Italiano.
Il figlio Sergio, banchiere, è stato, tra gli altri incarichi, amministratore delegato e presidente della Banca Commerciale Italiana.
Opere principali
- Scritti scelti, a cura di Anna Caroleo, Roma, Bancaria, 1992
Bibliografia
- Sandro Gerbi, Un banchiere nella Resistenza romana: Stefano Siglienti, 1943-44, "Belfagor" 1994/4
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Sigliènti, Stefano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- SIGLIENTI, Stefano, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Giandomenico Piluso, SIGLIENTI, Stefano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 92, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
- Stefano Siglienti, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Profilo biografico per l'inaugurazione della sala a lui dedicata (PDF), su bancosardegna.it. URL consultato il 5 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2007).
- Articolo su "La nuova Sardegna, 12 dicembre 2006, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 5 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2011).
- Scheda sul Portale del Corriere della sera per i 150 anni dell'unità d'Italia, su cinquantamila.corriere.it. URL consultato il 5 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2012).