Starfuckers
Gli Starfuckers sono stati un gruppo rock italiano originario della Lunigiana ma bolognese di adozione. Il loro sound è un originale connubio di noise-rock, industrial, jazz, avanguardia e musica concreta.[1] Hanno ottenuto la copertina di Blow Up e recensioni su The Wire, Alternative Press, Magnet.[2] Nonostante la scarsa notorietà e l'esigua discografia, gli Starfuckers sono considerati dalla critica una band importante nel panorama rock italiano.[3] Storia del gruppoNel loro album di debutto dal titolo Metallic Diseases, pubblicato dall'etichetta di Claudio Sorge Electric Eye nel 1989, le sonorità ricordano il sound di band quali gli Stooges e i Sonic Youth.[4]. Il quintetto base comprende Paolo Casini (basso), Gianfranco Verdaschi, Gianni Ginesi (chitarre), Manuel Giannini (voce) e Roberto Bertacchini (batteria), con l'ospite occasionale Paolo Vasoli al sax. Con questa formazione registra oltre alle tracce dell'esordio (comprese alcune outtakes finite in una successiva raccolta), il mini-lp Brodo di cagne strategico, pubblicato sempre dalla Electric Eye con l'appoggio dell'etichetta/distribuzione romana Helter Skelter il 1991[5]. È in questa fase che il gruppo abbandona la lingua inglese per l'italiano e forgia un suono più originale caratterizzato da sonorità noise rock e jazz. Secondo il critico musicale Piero Scaruffi, il loro vero manifesto fu Sinistri, uscito nel 1994, album dalle forti contaminazioni avanguardistiche[6], mentre Alberto Campo ne definisce le modalità come "concettualmente prossime a certe scelte radicali degli Area"[7]. Nel 1997 uscì Infrantumi, che venne distribuito anche negli Stati Uniti e in Canada, in cui collaborano diversi ospiti come alcuni membri dei Massimo Volume.[8] L'ultimo lavoro è del 2002, Infinitive Sessions, pubblicato dall'etichetta americana DBK Works con una formazione ridotta a 3 elementi (Giannini, Bertacchini e Bocci), e composto esclusivamente di brani strumentali. Il gruppo ha successivamente cambiato nome, assumendo quello di Sinistri e accogliendo nella formazione l'ingegnere e tecnico del suono Dino Bramanti.[9] Formazione
DiscografiaAlbum in studio
Album dal vivoEPSingoli
Raccolte
Compilation
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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