La vettura, dotata di motore anteriore e trazione posteriore, come da regolamento di quel tipo di competizioni, aveva buona parte dei componenti strettamente derivati da autovetture di serie; nel caso specifico dalle Fiat 1100 e 1200.
Già nel primo anno di gare riuscì a conquistare vari successi in campo continentale e tra i suoi piloti si annoverano tra gli altri Lorenzo Bandini e Jo Siffert, praticamente ai loro esordi nell'automobilismo, nonché Wolfgang von Trips, altro pilota con una buona carriera in Formula 1.
Questa vettura è stata pilotata con successo da Simone Stanguellini, nipote del costruttore, nel Grand Prix Historique de Monaco degli anni 2004 e 2008 dove ha conquistato due terzi posti.[2]
Un'altra vettura guidata dal pilota statunitense Jason Wright, ha conquistato il Campionato Europeo Auto Storiche 2009.[3]
Tipo motore: 4 cilindri in linea di derivazione FIAT, monoblocco in ghisa, testa in lega leggera; oppure Mini 1.000 cc; oppure DKW e SAAB 3 cilindri 2 tempi
anteriori: 1958: a ruote indipendenti con triangoli trasversali inferiori e balestra trasversale superiore, ammortizzatori telescopici idraulici.
1959/62: a ruote indipendenti con bracci triangolari trasversali, molle elicoidali e ammortizzatori telescopici idraulici coassiali, barra trasversale stabilizzatrice / posteriori: 1958/59: a ponte rigido con bracci longitudinali di spinta e reazione, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici idraulici, ancoraggio trasversale con cavi metallici.
1960: a ponte rigido con bracci longitudinali di spinta e reazione, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici idraulici coassiali, ancoraggio trasversale con cavi metallici.
1961/62: a ruote indipendenti con parallelogrammi deformabili, semiassi oscillanti, molle elicoidali e ammortizzatori telescopici idraulici coassiali.