SpillatriceLa spillatrice[1], chiamata anche zanchettatrice, cucitrice, agganciatrice, pinzatrice, graffettatrice, graffatrice[2] o cambrettatrice è un attrezzo che permette di applicare ganci metallici, detti graffette oppure punti metallici, a fascicoli cartacei, a oggetti o quant'altro di facilmente perforabile, allo scopo di unire più fogli oppure per applicare etichette o cartellini. Storia[3]Già nel '700, il re di Francia Luigi XV utilizzava una rudimentale spillatrice. Anni dopo, nel 1866, l'americano George McGill brevetta le graffette metalliche; due anni più tardi, il 5 marzo 1868, l'Inglese C. H. Gould brevetta il primo modello. Nello stesso anno lo statunitense Albert Kletzker deposita un altro brevetto. Nel 1877, Henry R. Heyl, brevetta la prima spillatrice, che permetta di inserire e fissare i punti con una sola macchina. Il 18 febbraio 1879 George McGill brevetta la “pinzatrice McGill”, la prima spillatrice prodotta in serie ad avere successo commerciale. Nel 1901 la parola spillatrice compare per la prima volta sulla rivista statunitense Munsey's magazine. Tipi di graffettatrici per carta[4]Spillatrice a pinza
Spillatrice da tavolo
GraffetteLe graffette possono essere realizzate in acciaio naturale, acciaio zincato, alluminio (lega leggera), lega Monel (nichel, rame, e piccole parti di altri metalli).[5] I punti metallici applicati con la spillatrice perforano i fogli di carta e si ripiegano su sé stessi, possono in seguito essere rimossi con un apposito attrezzo chiamato levapunti, i fogli rimangono ovviamente perforati. Quando si applica una sola graffetta è consigliabile graffettare i fogli angolando la spillatrice a 45° in modo che aprendo il plico non si buchino i fogli. Tipi di punti per spillatrice per carta
Fissatrici e chiodatriciLe fissatrici e le chiodatrici sono evoluzioni delle graffettatrici, nate per operare in campo industriale. Utilizzano punti simili a quelli delle graffettatrici, ma di spessori e lunghezze maggiori, detti anche chiodi.
Altri usiPer spillatrice si intende inoltre uno strumento chirurgico che si utilizza per applicare graffette metalliche alle labbra di una ferita per unirle, in alternativa all'utilizzo del filo di sutura. Si utilizza per piccole ferite, in parti visibili del corpo, ad esempio sul viso, a causa anche della cicatrice residua meno appariscente. Da qualche tempo, sempre per piccole ferite non slabbrate, si usano, in alternativa, graffette adesive simili a cerotti. Si chiama spillatrice o graffatrice anche un attrezzo che serve per congiungere con punti metallici gli estremi di cinghie di cuoio in modo da formare un anello. Utilizza a questo fine dei punti a forma di U che perforano le due estremità della cinghia e quindi vengono ripiegati verso l'interno. Note
Voci correlateAltri progetti
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