Società dei sacerdoti missionari di San Paolo apostoloLa Società dei sacerdoti missionari di San Paolo apostolo (in latino Societas Sacerdotum Missionariorum a Sancto Paulo Apostolo) è una società clericale di vita apostolica di diritto pontificio: i sodali della compagnia, detti comunemente paolisti (in inglese Paulist Fathers), pospongono al loro nome la sigla C.S.P.[1] StoriaLa congregazione venne fondata dal sacerdote statunitense Isaac Thomas Hecker (1819-1888): staccatosi, insieme ad altri quattro religiosi, dalla Congregazione del Santissimo Redentore, il 7 luglio 1858, con l'approvazione dell'arcivescovo John Joseph Hughes, fondò a New York una nuova società con il fine specifico di propagare il cattolicesimo negli Stati Uniti d'America .[2] La società ricevette il pontificio decreto di lode il 13 luglio 1929 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 17 dicembre 1940.[2] Attività e diffusioneI sacerdoti missionari di San Paolo si dedicano all'apostolato parrocchiale, alle missioni popolari, all'assistenza spirituale degli studenti universitari e all'evangelizzazione attraverso i mezzi di comunicazione di massa, come la radio, la televisione e la stampa (nel 1865 hanno fondato The Catholic World, la prima rivista cattolica americana).[2] Sono presenti per la maggior parte negli Stati Uniti d'America, ma anche in Canada, Israele e a Roma, dove officiano, fino al 2016, nella chiesa nazionale americana di Santa Susanna alle terme di Diocleziano, [3], dal 2017 nella Chiesa di San Patrizio a Villa Ludovisi. Il moderatore supremo della società, che porta il titolo di presidente, risiede a New York.[1] Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 23 case e 164 membri, 151 dei quali sacerdoti.[1] NoteBibliografia
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