Sirma (metrica)La sirma, o anche sírima, è la seconda parte della strofa nella canzone petrarchesca che è collegata alla prima, detta fronte, per mezzo di un verso detto chiave. Viene dal greco σύρμα syrma, che era lo strascico della veste usata dagli attori tragici. La canzone classica è formata da un numero variabile di strofe (5/7) tutte uguali per numero, disposizione e tipo di versi e intreccio delle rime. La stanza (strofa) è divisa normalmente in due parti: la fronte e la sirma, collegate fra loro dalla concatenazione (o chiave), ovvero dalla rima tra l'ultimo verso della fronte e il primo della sirma. La fronte è a sua volta divisibile in due piedi; la sirma è spesso indivisa, ma può essere strutturata in due volte[1]. Esempio di sirma in una canzone petrarchesca.
Nella canzone di Cavalcanti Io non pensava che lo cor giammai, la sirma è indiviso: FRONTE: ABBC (primo piede), BAAC (secondo piede); CHIAVE: assente; SIRMA (Divisa): DeD (prima volta), FeF (seconda volta). A - Io non pensava che lo cor giammai....(primo piede) Sirma nei sonettiPer estensione il termine sirma è usato anche nell'esame dello schema metrico del sonetto, in cui le due quartine costituiscono la fronte e le due terzine la sirma con due volte, variamente concatenate.[2] NoteCollegamenti esterni
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