Sirma (metrica)

La sirma, o anche sírima, è la seconda parte della strofa nella canzone petrarchesca che è collegata alla prima, detta fronte, per mezzo di un verso detto chiave.

Viene dal greco σύρμα syrma, che era lo strascico della veste usata dagli attori tragici.

La canzone classica è formata da un numero variabile di strofe (5/7) tutte uguali per numero, disposizione e tipo di versi e intreccio delle rime.

La stanza (strofa) è divisa normalmente in due parti: la fronte e la sirma, collegate fra loro dalla concatenazione (o chiave), ovvero dalla rima tra l'ultimo verso della fronte e il primo della sirma. La fronte è a sua volta divisibile in due piedi; la sirma è spesso indivisa, ma può essere strutturata in due volte[1].

Esempio di sirma in una canzone petrarchesca.

schema metrico
abCabCcdeeDfF

 
a - Chiare, fresche et dolci acque,....(I piede)
b - ove le belle membra
C - pose colei che sola a me par donna;
a - gentil ramo ove piacque..... (II piede)
b - (con sospir’ mi rimembra)
C - a lei di fare al bel fiancho colonna;
c - herba et fior’ che la gonna.... (chiave)
d - leggiadra ricoverse (sirma)
e - co l’angelico seno;
e - aere sacro, sereno,
D - ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse:
f - date udïenza insieme
F - a le dolenti mie parole extreme.

Nella canzone di Cavalcanti Io non pensava che lo cor giammai, la sirma è indiviso: FRONTE: ABBC (primo piede), BAAC (secondo piede); CHIAVE: assente; SIRMA (Divisa): DeD (prima volta), FeF (seconda volta).

A - Io non pensava che lo cor giammai....(primo piede)
B - avesse di sospir’ tormento tanto,
B - che dell’anima mia nascesse pianto
C - mostrando per lo viso agli occhi morte.
B - Non sentìo pace né riposo alquanto (secondo piede)
A - poscia ch’Amore e madonna trovai,
A - lo qual mi disse: «Tu non camperai,
C - ché troppo è lo valor di costei forte».
D - La mia virtù si partìo sconsolata (sirma) (prima volta)
e - poi che lassò lo core
D - a la battaglia ove madonna è stata:
F - la qual degli occhi suoi venne a ferire (sirma) (seconda volta)
e - in tal guisa, ch’Amore
F - ruppe tutti miei spiriti a fuggire.

Sirma nei sonetti

Per estensione il termine sirma è usato anche nell'esame dello schema metrico del sonetto, in cui le due quartine costituiscono la fronte e le due terzine la sirma con due volte, variamente concatenate.[2]

Note

Collegamenti esterni

  • Canzone, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • sìrima, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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