La sindrome dello spopolamento degli alveari (SSA, in inglese CCD, ovvero Colony Collapse Disorder) è un fenomeno ancora poco conosciuto per il quale le colonie di api (Apis mellifera) periscono bruscamente.
Una colonia che è collassata a causa della SSA tende generalmente a mostrare i seguenti sintomi:
presenza di una nidiata di larve abbandonate; generalmente le api non abbandonano mai l'alveare finché le larve non si sono completamente dischiuse.
presenza di scorte di cibo, sia polline che miele, che presentano le seguenti caratteristiche: a) non sono immediatamente rubate dalle altre api; b) quando sono attaccate da altri insetti, l'attacco è notevolmente ritardato.
presenza dell'ape regina. Se la regina non è presente, infatti, la morte dell'alveare non è riconducibile alla SSA.
Incidenza
Dal 1976 al 2006 si è verificata una drastica riduzione del numero delle api selvatiche negli Stati Uniti (ormai quasi estinte; bisogna, tuttavia, tenere presente che l'Apis mellifera non è una specie autoctona del continente americano, ove è stata introdotta dall'uomo) [10] ed un significativo, sebbene graduale, declino nel numero delle famiglie allevate dagli apicoltori. Questo declino comprende il cumulo delle perdite dovute a tutti i fattori come l'urbanizzazione, l'uso di fitofarmaci, l'acariosi e la Varroa, il pensionamento degli apicoltori e la chiusura delle attività commerciali. Tuttavia alla fine del 2006, inizio del 2007, il tasso di riduzione è cresciuto raggiungendo proporzioni fino ad allora sconosciute ed il termine "Disturbo da Collasso dell'Alveare" è stato proposto per descrivere queste improvvise scomparse.[1]
Un recente studio delle Università di Plymouth e Stirling, in Inghilterra e di Poitiers in Francia, rintraccia nella diminuzione del polline una delle concause principali nella moria delle api: con meno nutrimento, viene meno l'apporto proteico delle api e di conseguenza si indebolisce il loro sistema immunitario.[11]