Simona ArgentieriSimona Argentieri (Firenze, 19 gennaio 1940) è una psicoanalista e saggista italiana. BiografiaSimona Argentieri nasce come Simonetta Bondi il 19 gennaio 1940 a Firenze da Yvonne Ajello e Gianfranco Bondi. Per sfuggire alle persecuzioni razziali, si rifugeranno nella villa di campagna dei nonni materni vicino a Lucca. Nel 1947 si trasferiranno a Roma; dove Simona svolgerà i suoi studi e si iscriverà alla facoltà di Medicina, già con l’intento di dedicarsi alla psicoanalisi e alla psichiatria. Nel 1965 sposa il medico Raffaele Argentieri e riduce il nome anagrafico Simonetta in Simona. Nel 1967 si laurea con lode e nasce l'unico figlio Alessio. Nel 1968 inizia il training nella Società psicoanalitica italiana. Svolge l'analisi didattica con Stefano Fajrajzen; tra i suoi maestri ci sono Emilio Servadio, Piero Bellanova, Eugenio Gaddini. Al termine della formazione viene coinvolta in compiti istituzionali nazionali ed internazionali a livello dell'IPA (l'Associazione internazionale di psicoanalisi fondata da Freud nel 1910). Nel 1992 si schiera con un gruppo minoritario di colleghi della Spi, tra i quali Servadio, che condurrà a una scissione e alla creazione di una nuova società: l'Associazione Italiana di Psicoanalisi[1]), alla quale tuttora appartiene come full member e training analyst. Attività scientifica e culturaleI suoi principali interessi scientifici e culturali si rivolgono alla storia della psicoanalisi; ai rapporti tra psicoanalisi e linguaggio, in particolare rispetto al polilinguismo; all’area dei processi mentali precoci e del rapporto mente-corpo; ai temi del falso, del pregiudizio, della malafede; dello sviluppo psico-sessuale e dell’identità di genere maschile e femminile; dei processi creativi e dei rapporti tra arte e psicoanalisi, in particolare rispetto al cinema. Accanto all'attività clinica, didattica e scientifica psicoanalitica a livello nazionale e internazionale, ha tenuto corsi e seminari in ambito universitario (nelle Facoltà di medicina, lettere e filosofia, sociologia e giurisprudenza). Si è dedicata alla formazione permanente degli insegnanti, dei medici, degli psichiatri e degli psicologi; dei magistrati nell'ambito dei corsi del Consiglio superiore della magistratura. È impegnata nel campo della bioetica, particolarmente riguardo alle questioni di fine vita. OnorificenzeNel 2008 le è stata conferita la medaglia della presidenza del Consiglio dei ministri per meriti scientifici e culturali. Tra le motivazioni: “… Attenta studiosa delle contraddizioni del nostro tempo, ha scandagliato i fondali misteriosi dell’inconscio e delle relazioni personali, siano esse di coppia o di famiglia. Il ruolo del padre, i drammi dell’anoressia e della bulimia, le paure infantili, l’ambiguità, ma anche la dimensione psicoanalitica dell’opera artistica […] La sfida che affronta [è] attorno al futuro della psicoanalisi, alla sua essenza di scienza che scava il profondo e il senso della vita […] una ricerca di frontiera che stimola riflessioni e apre nuovi orizzonti …” Nel giugno 2021 riceve alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma il Premio Arte: Sostantivo Femminile, attribuito a donne che “contribuiscono con grazia, capacità e professionalità a far crescere l’arte e la cultura in ogni sua forma". CollaborazioniHa collaborato intensamente in radio e televisione, con la stampa non specializzata (Paese Sera, Noi Donne, L’Espresso, La Repubblica, poi Mind[2], Micromega) su temi di psicoanalisi, cultura e società. Ha curato la sezione "Psiche" del Dizionario Cervello Mente Psiche, Enciclopedia Treccani[3] e ha pubblicato estesamente, in Italia e all'estero, sia in ambito psicoanalitico sia in ambito culturale. Opere principali
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