Shout (gruppo musicale)
Gli Shout sono stati un gruppo heavy metal cristiano formato a Los Angeles nel 1987. StoriaGli Shout vennero formati nel 1988 da Ken Tamplin (voce, chitarra), Loren Robinson (basso) e Dennis Holt (batteria). I primi due erano da poco usciti dalla formazione dei Joshua, gruppo fronteggiato dal chitarrista Joshua Perahia[8], con cui incisero il disco Surrender nel 1986. Inoltre Tamplin, il leader della band, era cugino di Sammy Hagar, ex cantante dei Montrose, e all'epoca nei Van Halen[9]. Alla formazione si aggiunse infine il chitarrista Chuck King e Mark Hugonberger alle tastiere. Gli Shout riuscirono ad ottenere un moderato successo, e conclusero un contratto con la Frontline Records, etichetta indipendente cristiana. Seguì la pubblicazione del debutto It Won't Be Long, a cui partecipò come ospite il chitarrista Lanny Cordola[4], ex membro dei Giuffria, e in quel periodo negli House of Lords. Lo stile del gruppo si rifaceva al tipico hair metal[4] americano, fatto cori, tastiere, ballad e sonorità tendenzialmente commerciali, seguendo il filone degli Stryper. Questo disco ottenne un buon successo nella scena underground, soprattutto in Europa[10] dove intrapresero un tour nell'agosto del '88[11]. Durante queste date per il supporto dell'album, il gruppo suonò anche ad un concerto al Marquee club di Londra, Regno Unito[12]. Grazie al successo ottenuto, It Won't Be Long, in origine disponibile solo su importazione, venne poi ristampato anche nel Regno Unito per la Music for Nations[12]. L'anno successivo il gruppo passò alla pubblicazione del secondo disco In Your Face, con il nuovo batterista Joseph Galetta, vecchio collega di Tamplin e Robinson nei Joshua. Questa volta il gruppo ospitò più di uno special guest, ma ben 6 chitarristi d'eccezione, tra cui Lanny Cordola, che già aveva partecipato al precedente lavoro, Marty Friedman, guitar hero che aveva appena raggiunto i Megadeth, ed era reduce dal super progetto Cacophony, Michael Angelo, membro dei Nitro e considerato lo shredder più veloce al mondo, Alex Masi, talentuoso chitarrista italiano[4]. Il nuovo disco riuscì a vendere oltre le 40 000 copie in neanche un mese dopo la sua uscita[10]. Il disco quell'anno vinse i Dove Award nella categoria "Best Heavy Metal Album"[3], ma anche il singolo estratto, la titletrack "In Your Face", vinse gli stessi Award nella categoria "Best Heavy Metal Song"[3][13]. Il gruppo finì per sciogliersi nel 1989 essenzialmente per due motivi: l'incapacità della musica cristiana di sostenere finanziariamente gli artisti[14] ed i problemi di omonimia che si presentarono quando una band omonima della east coast reclamò i diritti[14]. Tamplin intraprese poi la carriera solista e nel 1990 pubblicò il suo debutto An Axe to Grind, al quale parteciparono svariati sessioni payer tra cui il chitarrista dei Kiss e White Tiger Mark St. John, Lanny Cordola, Joey Tafolla dei Jag Panzer, l'ex Fifth Angel e Alice Cooper Ken Mary, il bassista di Giuffria, House of Lords, Quiet Riot e Impellitteri Chuck Wright e diversi altri[15]. Nel 1992 viene pubblicata una raccolta dei brani irrealizzati degli Shout intitolata At the Top of Their Lungs, nel quale figuravano anche alcuni brani presenti nei lavori solisti di Tamplin[16]. Nel 1997 Tamplin collaborò con Gene Simmons dei Kiss con cui compose il brano "I Confess", che venne inserito nel disco degli stessi Kiss Carnival of Souls: The Final Sessions. Nel 1999 gli Shout si riuniscono dando alla luce il nuovo album Shout Back. FormazioneFormazione attuale
Ex componenti
DiscografiaAlbum in studio
Raccolte
Note
Collegamenti esterni
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