Nell'agosto del 1927, Suzuki venne convocato dalla Nazionale del Giappone per partecipare ai VIII Giochi dell'Estremo Oriente che si tennero a Shanghai, in Cina. Debuttò nel torneo il 27 agosto come capitano nella partita contro la Repubblica di Cina. Il 29 agosto, giocò e segnò un gol contro le Filippine, in quello che fu il primo incontro vinto dalla rappresentativa del Giappone in una competizione internazionale.
Allenatore
Nel 1930, Suzuki divenne l'allenatore della Nazionale per i IX Giochi dell'Estremo Oriente del 1930 a Tokyo. Nel 1936, fu nuovamente chiamato come commissario tecnico alle Olimpiadi di Berlino del 1936. La squadra vinse 3-2 in rimonta una storica partita contro la forte Svezia: questa prima vittoria in una competizione olimpica verrà ricordata in Giappone come il "Miracolo di Berlino" (ベルリンの奇跡). Nel 2016, quella formazione è stata inserita nella Hall of Fame del calcio giapponese.[1]
Dirigente
Contribuì nel 1921 all'organizzazione dell'All-Japan Championship Tournament (ora Coppa dell'Imperatore) come membro della Federazione calcistica del Giappone (JFA) appena costituita.[2]
Fu segretario della JFA dal 1931 al 1938, membro del consiglio di amministrazione (1931-1933) e poi direttore esecutivo della Greater Japan Sports Association dal 1933 al 1935[3], e presidente del club Waseda WMW.
Dopo la seconda guerra mondiale, Suzuki lavorò nel settore assicurativo e fu dirigente della Kyoei Fire & Marine Insurance Company.[3] È morto il 20 dicembre del 1971 all'età di 69 anni e nel 2007 è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio giapponese.[4]
Statistiche
Cronologia presenze e reti in Nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Giappone