Sensore presenza acquaIl sensore presenza acqua nel gasolio (WIF sensor - Water in Fuel sensor) viene generalmente utilizzato nel filtro gasolio o nel pre-filtro gasolio per segnalare al conducente/centralina motore che l'accumulo di acqua nel circuito combustibile ha raggiunto un livello prefissato e per tanto è necessario un intervento di drenaggio per evitare che l'acqua entri nel circuito di alimentazione di alta pressione provocando danni. I sensori presenza acqua possono essere di due tipi: a galleggiante o conduttivo
È basato sulla differenza di peso specifico tra l'acqua e il gasolio. Utilizza un elemento galleggiante con densità superiore a quella del gasolio ma inferiore a quella dell'acqua in modo da galleggiare solo in presenza di quest'ultima. Con l'innalzarsi del livello di acqua accumulata nella parte inferiore del filtro combustibile il sensore inizia a galleggiare e apre o chiude un contatto elettrico che invia un segnale al conducente (lampadina) o all'unità di controllo motore (ECU). Tale tipologia di sensore è caratterizzata dal basso costo grazie alla sua semplicità ma presenta come difetto che la densità del gasolio e dell'acqua variano con la temperatura mentre quella dell'elemento galleggiante rimane costante e alle alte temperature comuni ai sistemi Common Rail la differenza di densità del galleggiante rispetto a quella dell'acqua tende ad annullarsi rendendo inefficace il dispositivo. Inoltre essendo un dispositivo con una componente meccanica ha una bassa resistenza alle vibrazioni.
Tale sensore utilizza un circuito elettronico che misura la conduttività del liquido attorno agli elettrodi e se è pari a quella dell'acqua invia un segnale al conducente (lampadina) o all'unità di controllo motore (ECU). Tale sistema è decisamente più affidabile del sistema a galleggiante ma con costi leggermente superiori dovuti alla presenza del circuito elettronico. L'elemento critico di tale tipo di sensori è la tenuta stagna che se non garantita può dare origine a false segnalazioni. Per ovviare a tale problema la SIGMAR [1], una delle prime aziende nel mondo ad aver sviluppato dei sensori presenza acqua per applicazioni Automotive, ha sviluppato il WS3 [2], un sensore di terza generazione totalmente stagno poiché è realizzato per costampaggio del circuito elettronico in un guscio di nylon caricato con fibre di vetro per avere un'assoluta resistenza alle infiltrazioni e ai cicli termici e vibrazionali. |