Secondo il Canone Reale si tratterebbe del diciassettesimo sovrano della dinastia.
Biografia
Di questo sovrano, oltre alla citazione nel Canone Reale, si conosce una statua proveniente da Tani[2], ma collocata inizialmente a Menfi, usurpata in un secondo tempo da Ipepi.
"Imiramesha" può essere letto come capo dell'esercito e la circostanza che sia scritto al di fuori del cartiglio supporta l'ipotesi che si sia trattato di un militare giunto, non sappiamo per quali vie, al trono.
È convinzione abbastanza diffusa che abbia avuto un regno di pochi anni.
Alcuni storici ritengono che il suo potere si estendesse solamente a parte del delta del Nilo, in tal caso questo sovrano avrebbe regnato contemporaneamente ad un altro re - non sappiamo quale - governante dalla capitale tradizionale Ity Tawy (questo in aggiunta al sovrano della XIV dinastia egizia).
^K.S.B. Ryholt, The Political Situation in Egypt during the Second Intermediate Period, c.1800–1550 BC, Carsten Niebuhr Institute Publications, vol. 20. Copenhagen: Museum Tusculanum Press, 1997
^Personendaten aus dem Mittleren Reich, Éd. Otto Harrassowitz, Wiesbaden, 1984, (ISBN 3447024844)
Bibliografia
Cimmino, Franco - Dizionario delle dinastie faraoniche - Bompiani, Milano 2003 - ISBN 88-452-5531-X
Hayes, W.C. - L'Egitto dalla morte di Ammenemes III a Seqenenre II - Il Medio Oriente e l'Area Egea 1800 - 1380 a.C. circa II,1 - Cambridge University 1973 (Il Saggiatore, Milano 1975)
Wilson, John A. - Egitto - I Propilei volume I -Monaco di Baviera 1961 (Arnoldo Mondadori, Milano 1967)
NIcolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, Laterza, 1990 (1988), ISBN88-420-3601-3.