Scala 40
Scala 40 è un gioco di carte diffusosi dopo la prima guerra mondiale, apparentemente originario dell'Ungheria[1]. Ha soppiantato il Ramino, gioco molto simile dal quale ha ereditato gran parte delle regole, tuttavia ormai viene considerato un gioco a sé stante. DefinizioniNel gioco si fa uso di alcuni termini specifici[2]:
RegolamentoIl regolamento descritto è quello adottato dalla Federazione Italiana Scala 40[2]. In partite o tornei non ufficiali è possibile trovare varianti locali che si discostano da queste regole. Valore delle carteLe carte hanno i seguenti valori:
Preparazione del giocoSi gioca con due mazzi da 54 carte francesi. Il numero dei giocatori può variare da 2 a 6. Ognuno gioca per conto proprio, in alternativa è possibile giocare in coppia se si è in quattro. Il mazziere, scelto a sorte, distribuisce in senso orario, una alla volta, 13 carte coperte a ciascun giocatore, poi scopre una carta che rappresenta l'inizio del pozzo. Questa non può essere un jolly e, nel caso in cui lo sia, bisogna rimettere il jolly all'interno del mazzo e scegliere un'altra carta. Le rimanenti carte, coperte, vengono appoggiate a fianco del pozzo e rappresentano il tallone. Le carte date in mano possono essere guardate solo dopo che il mazziere ha collocato la carta di inizio del pozzo. Svolgimento del giocoInizia la partita il giocatore a sinistra del mazziere, e poi si procede in senso orario. Il giocatore di turno compie le seguenti operazioni:
Le operazioni possono essere eseguite in qualsiasi ordine. Lo scarto indica che il giocatore ha deciso di terminare il proprio turno. In ciascun gioco è possibile utilizzare non più di un Jolly. Se, quando si usa un Jolly, non è scontato quale carta esso va a sostituire, bisogna dichiararlo; ad esempio nel gioco 7♣-7♠-Jolly, il Jolly potrebbe sostituire 7♥ oppure 7♦. Se si arriva al punto in cui un giocatore, pescando, prende l'ultima carta del tallone, occorre mescolare e rovesciare il pozzo in modo da formare un nuovo tallone prima che tale giocatore scarti. Lo scarto darà inizio a un nuovo pozzo. ChiusuraQuando un giocatore resta senza carte in mano dopo aver scartato l'ultima nel pozzo, si dice che ha "chiuso". Si può chiudere anche calando contemporaneamente tutte le carte, in questo caso si dice che si ha chiuso in mano, cioè senza avere mai aperto; quando si chiude in mano il valore totale delle carte può anche essere inferiore a 40 punti. La chiusura determina la vittoria della mano. Come effetto di una chiusura, gli altri giocatori contano i punti di valore delle carte che hanno ancora in mano e li pagano, sommandoli al loro punteggio precedente; esiste una variante al regolamento che prevede che, al termine della mano, chi non è riuscito ad aprire paghi 100 punti, a prescindere dal valore effettivo delle carte in mano. Se la partita non è finita, dopo la chiusura si procede a una nuova mano, in cui diventa mazziere il giocatore a sinistra del mazziere precedente. Scopo del gioco e fine della partitaConcordato il punteggio di uscita, che di norma è di 100 o 200 punti (quindi si viene esclusi dal gioco quando si arriva a 101 o a 201 rispettivamente), ogni giocatore che supera questa soglia è eliminato. Vince il giocatore che rimane con meno punti dell'avversario/squadra avversaria. Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
|