Il Sasso di Santa Croce è un gruppo montuoso, caratterizzato da una marcata verticalità delle sue pareti. La cima più elevata è Cima Dieci (ladino: Piz dales Diesc, tedesco: Zehner), che raggiunge i 3.026 m., mentre la cima più conosciuta grazie alla sua posizione dominante nel panorama dell'Alta Badia è il monte Cavallo (ladino: L'Ciaval, tedesco: Heiligkreuzkofel), alta 2.907 m. Un'altra cima rilevante del gruppo è Cima Nove.
La croda ha una forma a ferro di cavallo. La parte esterna caratterizza il versante orientale della Val Badia, mentre l'anfiteatro naturale racchiusa all'interno è conosciuto come Fanes. La salita alle cime Dieci e Cavallo avviene dal passo di Santa Croce (2.612 m), raggiungibile dai rifugi Fanes e Lavarella da un versante, e dall'ospizio di Santa Croce, situato sopra Pedraces in Badia, percorrendo la via ferrata del Monte Cavallo dall'altro. La cima Nove è raggiungibile invece con una breve via ferrata dal passo di Sant'Antonio, raggiungibile sempre dall'alpe di Fanes da una parte, e dalla Val di Spessa e dal paese di La Valle dall'altra.
Nome
Il nome dell'intera montagna deriva dal nome ladino Sas dla Crusc. Il vocabolo "Sas" in italiano andrebbe reso con croda, termine frequente nelle Dolomiti per indicare le formazioni rocciose isolate e non sasso. Un caso analogo avviene per i nomi italiani del Sassolungo e del Sassopiatto.
La seconda parte del nome deriva dal sottostante Santuario di Santa Croce, (in ladino conosciuto semplicemente con La Crusc). L'assunzione di tale nome è una traccia dell'importanza ricoperta da tale santuario come meta di pellegrinaggio nel tardo medioevo anche al di fuori della Val Badia.
Il nome ladino, precedente alla fondazione del santuario, era Sas de Vanna.