Santuario di Birnau
Il santuario di Birnau, in tedesco Wallfahrtskirche Birnau è un importante santuario mariano della Germania. Sorge sulle rive del lago di Costanza, nel comune di Uhldingen-Mühlhofen. Rappresenta uno dei capolavori del Rococò. Storia e descrizioneUna prima chiesa venne qui costruita nel IX secolo, nel territorio dell'abbazia imperiale di Salem. L'afflusso incessante e crescente dei pellegrini nel corso dei secoli hanno portato, nel 1741, l'abate Konstantin Miller (1725–1745) a prendere la decisione di sostituire l'edificio con uno più grande. Il progetto venne affidato all'architetto Peter Thumb, che aveva già lavorato in Alsazia e nella Foresta Nera, il quale concepì un'imponente chiesa barocca dominata da una torre. La prima pietra del nuovo santuario venne posta dall'abate Anselm II Schwab l'11 giugno 1747. I lavori si svolsero molto rapidamente, tanto che l'edificio venne consacrato già il 21 settembre 1750. Nel 1804, con la Reichsdeputationshauptschluss, l'abbazia di Salem venne secolarizzata e il santuario di Birnau venne chiuso al culto. Le sue campane e l'organo vennero venduti all'asta. Solo nel 1919 l'edificio venne riaperto al culto, quando la chiesa e gli annessi vennero acquistati dall'abbazia territoriale di Wettingen-Mehrerau (Austria). Il complesso in seguito venne completamente restaurato e nel 1971 papa Paolo VI elevò la chiesa al rango di basilica minore. DescrizioneIl complesso è preceduto dal palazzo priorale che, incentrato sull'alta torre a bulbo di 51 metri[1], ne fa da facciata. La chiesa, alla quale si accede dal portico sotto la torre, è pianta basilicale, con accenno di transetto e profondo coro. L'interno, a navata unica, è un capolavoro della decorazione rococò, sontuosamente realizzata fra il 1748 e il 1757[2] dal grande Joseph Anton Feichtmayr. L'affresco della volta, con Scene della Vita di Maria, e le pale degli altari, sono opera del moravo Gottfried Bernhard Göz. Anche l'insieme del mobilio è opera di Feichtmayr, di cui celebre è lo Honigschlecker, putto col miele, posto sull'altare laterale di San Bernardo.
Note
Bibliografia
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