SampotIl sampot (in khmer សំពត់, sɑmpʊət) è un capo tradizionale di abbigliamento cambogiano, costituito da un rettangolo di tessuto che viene indossato a guisa di lunga gonna. È in cotone, seta o un loro misto. L'abitoIl sampot ha origini molte antiche, anche anteriori all'epoca dell'impero khmer, ma l'influenza culturale e politica che esso ebbe sulle regioni circostanti può spiegarne la diffusione (nelle varianti locali) in Laos e Thailandia, dov'è conosciuto come pha nung (ผ้านุ่ง) in thai. È del resto simile al sarong dell'arcipelago malese e a indumenti simili del subcontinente indiano come il dhoti. Ciò che lo rende peculiare e lo differenzia da essi è la lavorazione asimmetrica a spighe, grazie alla quale sui due lati del tessuto il colore dominante varia.[1] Viene indossato da tutte le classi sociali, sebbene in varianti diverse, evolutesi nel tempo. Fino all'epoca della dominazione francese era un capo unisex, indossato da uomini e donne. In seguito, malgrado la resistenza ad aderire alla moda occidentale, gli uomini indossarono capi più simili a pantaloni. I khmer rossi lo vietarono, imponendo la classica divisa di cotone nero a pigiama sia agli uomini che alle donne. Con la caduta del regime comunista è tornato nuovamente in uso, specialmente nelle campagne, ma è ora considerato un capo di abbigliamento prettamente femminile.[2] Note
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