Sami Modiano

Sami Modiano, nato Samuel (Rodi, 18 luglio 1930), è un superstite dell'Olocausto italiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e attivo testimone della Shoah.[1]

Sami Modiano nella storica sinagoga-museo Kahal Kadosh Shalom di Rodi

Biografia

Samuel Modiano nacque il 18 luglio 1930 nell'isola greca di Rodi, all'epoca provincia italiana, figlio di Giacobbe Modiano (Salonicco, 17 marzo 1899 - Campo di concentramento di Auschwitz, 16 settembre 1944) e di Diana Franco.[2] Alla promulgazione delle leggi razziali fasciste nel 1938 frequentava la terza elementare nella sua scuola, dalla quale, essendo ebreo, venne improvvisamente espulso. In un'isola dove ebrei, cristiani e musulmani da sempre convivevano pacificamente, fu la prima di una lunga serie di esperienze traumatiche.

«Quel giorno ho perso la mia innocenza. Quella mattina mi ero svegliato come un bambino. La notte mi addormentai come un ebreo.[3]»

La vita dopo le leggi razziali non fu facile: il padre dovette lasciare il lavoro, la madre Diana morì per una grave malattia, la metà della comunità ebraica di Rodi lasciò l'isola nella speranza di trovare salvezza altrove ed anche Sami dovette lavorare per sostenere la famiglia.[3] La situazione a Rodi rimase tuttavia relativamente tranquilla fino all'armistizio che l'Italia firmò con gli Alleati l'8 settembre 1943. Dopo tale evento i tedeschi invasero l'isola e il 18 luglio 1944 imprigionarono tutti gli ebrei di sesso maschile ed età superiore ai 15 anni presenti sull'isola con un inganno: imposero loro presentarsi al Comando tedesco per un semplice controllo dei documenti, dichiarando che il giorno dopo avrebbero avuto la nuova carta di identità. Il giorno dopo lo stesso destino toccò anche alle donne e i bambini. Il 23 luglio, senza che nessuno potesse sfuggire, vennero caricati su tre caicchi con circa 600 persone a bordo ciascuno, in condizioni disumane. Riguardo all'esperienza, Modiano dichiarerà: «C'erano ancora gli escrementi delle bestie che avevano portato prima, e urine dappertutto. Ma là dentro non c'erano animali, maiali, capre, ma persone, vecchi con i loro malanni, bambini neonati, mamme che allattavano, donne che aspettavano...».[4] Il viaggio, da Rodi fino al Pireo, durò ben 8 giorni. Dal 31 luglio al 3 agosto 1944, vennero rinchiusi nel campo di concentramento di Haidari, in cui non pochi morirono, anche di sete.[4] Il 3 agosto, stipati nel buio soffocante dei vagoni di un treno, partirono diretti verso il campo di sterminio nazista di Birkenau, dove arrivarono il 16 agosto.[5][6][7][8]

Appena arrivati nel campo, il 16 agosto 1944, gli uomini vennero separati dalle donne ed il quattordicenne Modiano rimase con suo padre. Di lì a poco vi fu la selezione operata da Josef Mengele e Sami venne inizialmente destinato all'uccisione nella camera a gas, ma il padre Giacobbe riuscì a portarlo nelle file dei superstiti. Il suo numero di matricola fu B7456, un numero in più di quello del padre, che aveva il numero B7455.[9] Nei mesi successivi Sami perse la sorella Lucia e anche lo stesso padre, che, appreso della morte della figlia, si consegnò volontariamente in infermeria, pur sapendo quale fine gli sarebbe sicuramente stata riservata.

Lo stesso destino di morte sembrò essere riservato anche a Sami in più di un'occasione, come quando venne nuovamente selezionato per il crematorio e, in attesa di entrare nella camera a gas, si salvò solo perché in quel momento arrivò un trasporto di patate ed un ufficiale delle SS ebbe bisogno di manodopera per scaricarlo.[10]

Nel campo Modiano strinse amicizia con un altro ragazzo italiano deportato, Piero Terracina, di due anni più grande di lui, proveniente da Roma, che rimarrà uno dei suoi migliori amici per tutta la vita:

«Fu un'amicizia vera, profonda, fraterna. Avevamo tutti e due bisogno di un punto di riferimento.[11]»

Nel 1945, quando i sovietici erano a poche decine di chilometri dal campo, i tedeschi fecero uscire dal campo i superstiti e da Birkenau li condussero a piedi verso Auschwitz. Durante la marcia Modiano si accasciò a terra senza forze, abbandonando le speranze, ma fu sollevato da due sconosciuti compagni di sventura che lo portarono a destinazione, lasciandolo su un cumulo di cadaveri per mimetizzarlo. Al suo risveglio, ormai salvo, vide una casa in lontananza e ci si trascinò. Lì trovò altri superstiti del campo, fra i quali Primo Levi e l'amico Piero Terracina.[12] Il giorno dopo arrivarono i sovietici. Era il 27 gennaio 1945.

«Io ero adesso un uomo libero, ma in me non c'è stato nemmeno un secondo di allegria. Io mi sono sentito subito colpevole, un privilegiato.[13]»

Dei 776 ebrei italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati nei campi di concentramento, Modiano fu tra i soli 25 sopravvissuti.[14] Dell'intera comunità ebraica di Rodi, dopo l'Olocausto, rimasero solo 31 uomini e 120 donne.[5]

Il ritorno alla vita e l'arrivo nell'Italia continentale, dove Sami non era mai stato prima di allora, furono un percorso arduo e faticoso. Modiano emigrò nel Congo belga, dove lavorò come commerciante e si sposò; anche in Africa si trovò tuttavia esposto a nuovi pericoli, con lo scoppio della guerra civile e la conquista del potere da parte del dittatore Mobutu Sese Seko.[3]

Tornò quindi in Italia con la moglie, dividendosi tra Ostia e Rodi. Nel 2005 il vecchio amico Piero Terracina lo convinse ad accettare l'invito dell'allora sindaco di Roma Walter Veltroni a prendere parte ad un viaggio ad Auschwitz organizzato per gli studenti dei licei romani.[15] Da allora Modiano durante l'inverno soggiorna in Italia e si dedica a far conoscere la sua esperienza ai ragazzi nelle scuole medie e superiori, mentre in estate vive a Rodi, dove si occupa dell'antica sinagoga e della piccola comunità ebraica presente nel paese.[3]

Nel 2009 la sua voce viene inclusa nel progetto di raccolta dei "racconti di chi è sopravvissuto", una ricerca condotta tra il 1995 e il 2008 da Marcello Pezzetti per conto del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea che ha portato alla raccolta delle testimonianze di quasi tutti i sopravvissuti italiani dai campi di concentramento allora ancora viventi.[16]

Qualche giorno prima dell'inizio del campionato europeo di calcio 2012, viene invitato a guidare la Nazionale italiana di calcio in visita al campo di concentramento-sterminio di Auschwitz insieme all'amico Piero Terracina e alla scrittrice Hanna Kugler Weiss, anche essa superstite dello sterminio ebraico nazista.[17]

Nel 2013 pubblica un libro di memorie, Per questo ho vissuto (Rizzoli, Milano), nel quale descrive l'inferno di Auschwitz e racconta cosa abbia significato per lui ricominciare a vivere dopo essere sfuggito agli orrori del campo di sterminio.

Nel 2014, per il Giorno della Memoria, gli Speciali del TG1 trasmettono il docu-film L'amore dopo la tempesta di Roberto Olla, che racconta la storia di Sami e Selma Modiano.

In occasione del Giorno della Memoria 2018, viene trasmesso su tutte le principali emittenti tv italiane (Rai, Mediaset, LA7 e Sky) il docu-film Tutto davanti a questi occhi di Walter Veltroni, prodotto da Sky e Palomar, che racconta la storia di Sami Modiano.

Nel 2018, per il Giorno della Memoria viene trasmesso il docu-film Amici per la vita di Roberto Olla, che racconta la storia della grande amicizia tra Sami Modiano e Piero Terracina, nata nelle condizioni drammatiche del campo di sterminio.[18][19]

In occasione del Giorno della Memoria 2020 viene trasmesso il docu-film L'uomo di Rodi di Roberto Olla, che racconta la storia della comunità ebraica di Rodi, narrata in prima persona da Sami Modiano tra le case del quartiere ebraico dell’isola greca. Si tratta di un docu-film prodotto dagli Speciali del Tg5 Mediaset.[20][21]

In occasione del Giorno della Memoria 2021 viene trasmesso lo speciale Tg5 Parole dal silenzio.[22][23]

In occasione del Giorno della Memoria 2022 viene trasmesso un docu-film Racconta, anche per noi[24][25][26] per commemorare le vittime dell'Olocausto, di Roberto Olla, con la partecipazione di Sami Modiano e di un'altra sopravvissuta dell'Olocausto, Edith Bruck, i quali raccontano alcune esperienze vissute nei campi di concentramento, un docu-film prodotto dagli Speciali del Tg5 Mediaset.

Il 6 dicembre 2023, all'età di 93 anni, Modiano riceve da Eugenio Guglielmelli, rettore dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, la Laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia per meriti umanitari e sociali.[27]

Opere

  • Per questo ho vissuto: la mia vita ad Auschwitz-Birkenau e altri esili, Milano, Rizzoli, 2014, ISBN 978-88-17-07125-3.

Filmografia

Onorificenze

Onorificenze accademiche

Laurea honoris causa in Storia, antropologia, religioni - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea honoris causa in Storia, antropologia, religioni
Laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia
— Università Campus Bio-Medico di Roma nel corso della cerimonia inaugurale del 31 Anno Accademico dell'Università.— 6 dicembre 2023

Note

  1. ^ Il Capo dello Stato ha consegnato al testimone degli orrori dell'Olocausto la Gran Croce al Merito della Repubblica conferitagli il 18 luglio scorso, su repubblica.it. URL consultato il 7 ottobre 2020.
  2. ^ Liliana Picciotto, Il libro della memoria, 2ª ed., Milano, Mursia, 2001.
  3. ^ a b c d Modiano 2014.
  4. ^ a b Marcello Pezzetti, Quel giorno buio in cui gli ebrei lasciarono Rodi, in la Repubblica, 22 luglio 2024, pp. 26-27.
  5. ^ a b Shoa, Sami Modiano racconta: "Fui internato ad Auschwitz, la fabbrica dello sterminio ebraico" (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014). Shoa, Sami Modiano racconta: "Fui internato ad Auschwitz, la fabbrica dello sterminio ebraico", su notizie.tiscali.it, 27 gennaio 2012. URL consultato il 12 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
  6. ^ Giorno della Memoria. La testimonianza di Sami Modiano - Vatican News, su vaticannews.va, 26 gennaio 2019. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  7. ^ GIORNATA DELLA MEMORIA Viaggio nel dolore di Auschwitz, fabbrica dello sterminio ebraico, su ilGiornale.it, 26 gennaio 2012. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  8. ^ Lorenzo Cipolla, Sami Modiano, sopravvissuto all’Olocausto: “Finché avrò forza sarò presente per ricordare”, su Interris.it, 26 gennaio 2022. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  9. ^ S. Agata de' Goti, il ricordo di Sami Modiano sopravvissuto all'olocausto: 'Per i tedeschi ero già morto' - ilQuaderno.it.
  10. ^ Maida 2013, p. 274.
  11. ^ Maida 2013, pp. 278-279.
  12. ^ Arringo: Incontro con la Storia: incontro con Sami Modiano.
  13. ^ Maida 2013, p. 294.
  14. ^ Maida 2013, pp. 254 e 267.
  15. ^ Testimonianza di Sami Modiano (PDF) (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2015).
  16. ^ Pezzetti 2009, p.
  17. ^ La Nazionale in visita ad Auschwitz. Pacifici: "Fatto storico", su ilsitodifirenze.it. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  18. ^ Speciale Tg5 - Amici per la vita - Video Tgcom24. URL consultato il 22 gennaio 2023.
  19. ^ TG5: Speciale Tg5 - Amici per la vita Video | Mediaset Infinity. URL consultato il 22 gennaio 2023.
  20. ^ L'uomo di Rodi [Speciale TG5 del 25/01/2020]. URL consultato il 22 gennaio 2023.
  21. ^ L'UOMO DI RODI. SAMI MODIANO - A Speciale TG5 in occasione della ventesima Giornata della Memoria, su cinemaitaliano.info.
  22. ^ "Parole dal silenzio" stasera Speciale Tg5 - TG5 Video | Mediaset Infinity. URL consultato il 22 gennaio 2023.
  23. ^ Giorno Memoria: speciale Tg5 "Parole dal silenzio" - Tv, su Agenzia ANSA, 22 gennaio 2021. URL consultato il 22 gennaio 2023.
  24. ^ TG5: Speciale Tg5 - Racconta, anche per noi Video | Mediaset Infinity. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  25. ^ Hitframe, Agenzia Web- Roma, Da Auschwitz a via dei Giubbonari 30, il ritorno di Settimio Limentani con Sami Modiano, su Shalom. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  26. ^ Hitframe, Agenzia Web- Roma, Roma. Via dei Giubbonari ricorda gli ebrei deportati, su Shalom. URL consultato il 30 gennaio 2022.
  27. ^ Redazione ANSA, A Sami Modiano laurea honoris Causa in medicina, su Ansa. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  28. ^ Tutto davanti a questi occhi, su guidatv.sky.it. URL consultato il 15 febbraio 2023.
  29. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato..

Bibliografia

  • Camillo Brezzi, L'ultimo viaggio: dalle leggi razziste alla Shoah: la storiografia, le memorie, 2021, Bologna, Il Mulino, ISBN 978-88-1529-158-5.
  • Antonio Ferrari e Francesco Battistini, Giorno della Memoria - Sami Modiano, n.B7456 a Birkenau - «Sono scampato alla camera a gas grazie a un carico di patate», in Sette, n. 4, Milano, Corriere della Sera, 2013.
  • Bruno Maida, La Shoah dei bambini, Torino, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-06-21385-5.
  • Marcello Pezzetti, Il libro della Shoah italiana, Torino, Einaudi, 2009, ISBN 978-88-06-19615-8.
  • Walter Veltroni, Tana libera tutti: Sami Modiano, il bambino che tornò da Auschwitz, Milano, Feltrinelli, 2022, ISBN 978-88-0791-064-7.
  • Francesco Zanella, Questi miei occhi non possono dimenticare: la voce dei sopravvissuti nei lager nazisti nelle testimonianze di Sami Modiano e Piero Terracina, Agira, GAEditori, 2022, ISBN 978-88-3204-813-1.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN296378886 · ISNI (EN0000 0004 0152 7541 · SBN MILV344502 · LCCN (ENno2013055268 · GND (DE1032190787 · J9U (ENHE987007498714605171