Le opere della fase iniziale della sua vita artistica risentono dell'influenza di Esaias van de Velde e di Pieter Molyn, perciò si ipotizzò che Ruysdael fosse stato allievo di entrambi questi pittori[1]. La sua vocazione paesaggistica risale già a questo periodo[1].
Diversamente da molti altri artisti, Ruysdael componeva le sue opere a partire da paesaggi reali di zone quali Arnhem, Dordrecht e Utrecht, spesso miscelando in un'unica opera motivi presi da vari paesaggi reali[1]. I suoi primi paesaggi fluviali risalgono al 1630 circa e sono simili dal punto di vista compositivo e dell'uso del colore a quelli del famoso paesaggista contemporaneo Jan van Goyen. Tuttavia, secondo la critica, le sue opere migliori furono eseguite a partire dal 1645, quando l'artista iniziò ad interessarsi maggiormente agli effetti della luce e agli elementi decorativi nelle sue composizioni[1].
Caratteristiche dei suoi paesaggi eseguiti in età matura sono: la presenza di un grande albero posto a lato della composizione, la linea dell'orizzonte posta in basso in modo da evidenziare il cielo nuvoloso, vedute in lontananza[1].
Nella fase più tarda della sua carriera artistica, Ruysdael eseguì anche paesaggi monumentali, che presentano un'ottima resa degli effetti atmosferici, e nature morte[1]. Il famoso Jacob van Ruisdael era suo nipote e allievo.
Il collezionista Jacques Goudstikker organizzò nel 1936 una mostra su Salomon van Ruysdael e la sua cerchia.