Saliha Sultan (figlia di Mahmud II)
Saliha Sultan (turco ottomano: صالحه سلطان, "la devota"; Istanbul, 16 giugno 1811 – Istanbul, 5 febbraio 1843) è stata una principessa ottomana, figlia del sultano Mahmud II e della consorte Aşubcan Kadın, e sorellastra dei sultani Abdülmecid I e Abdülaziz I. OriginiSaliha Sultan nacque a Istanbul, nel Palazzo Topkapi, il 16 giugno 1811. Suo padre era il sultano ottomano Mahmud II e sua madre la consorte Aşubcan Kadın. Oltre ai vari fratellastri e sorellastre, aveva due sorelle di sangue morte infanti, una maggiore, Ayşe Sultan, e una minore, Şah Sultan[1][2]. MatrimonioSaliha Sultan si sposò il 22 maggio 1834, a ventitré anni. Secondo Sakaoğlu, si sposò più tardi della media a causa di problemi di salute. Lo sposo era Gürcü Halil Rifat Pasha, al suo secondo matrimonio. Julia Pardoe, scrittrice e viaggiatrice inglese che assistette alle nozze, lo descrive come "un uomo di bell'aspetto, ma goffo e sgraziato, con un'espressione grave in volto". La sontuosa cerimonia e la processione di doni e carrozze si svolse alla presenza dello stesso Mahmud II e fu osservabile da Bosforo, dove erano ancorate centinaia di barche, e durò diversi giorni, al termine della quale i due si trasferirono al Palazzo Fındıklı. La cerimonia fu seguita anche dal Takvim-i Vekayi, il primo quotidiano ottomano. Il matrimonio non fu felice, ma i due ebbero comunque due figli e una figlia[1][3][4][5][6][7][8]. Sempre secondo Julia Pardoe, Saliha era una persona suberba e piuttosto antipatica, e aveva un rapporto turbolento con suo padre Mahmud II. Nel suo libro di memorie, The Sultan and Domestic Manners of the Turks (1837), riferisce due episodi in particolare. Nel primo, Saliha sarebbe stata duramente rimproverata da Mahmud II per aver ordinato alle guardie imperiali di bastonare un gruppo di trenta Ulema che non si erano inchinati al suo passaggio in carrozza. Nel secondo, Julia Pardoe riferisce che, in occasione del matrimonio della sorellastra di Saliha, Mihrimah Sultan, non ci fossero più gioielli imperiali da darle perché Saliha li aveva pretesi tutti per le sue nozze e non gli aveva mai restituiti. Inoltre, non li indossava mai, perché era troppo superba per condurre vita mondana. Mahmud, avendo bisogno di almeno alcuni dei preziosi, le propose di venderli, ma lei rispose che nessuno avrebbe osato comprare i gioielli di una principessa imperiale. Mahmud allora si offrì di comprarli lui stesso, e Saliha fu obbligata a accettare. In realtà Mahmud imbrogliò la figlia pagandoli meno del loro valore, anche se Saliha, se pure lo scoprì, non osò lamentarsene[9] MorteSaliha Sultan morì il 5 febbraio 1843, a trentuno anni, e venne sepolta nel mausoleo Nakşidil Sultan, nella Moschea di Fatih[10][11]. Dopo la sua morte, suo marito prese una terza moglie, Ismet Hanim, con cui ebbe un figlio, Asaf Mahmud Celaeddin Paşah, che sposò Seniha Sultan, figlia di Abdülmecid I[12][13]. DiscendenzaDal suo matrimonio, Saliha ebbe due figli e una figlia:[5][1]
Cultura popolareNella miniserie televisiva turca del 2018 Kalbimin Sultanı, Saliha è interpretata dall'attrice turca Aslıhan Malbora. Note
Bibliografia
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