Saliente (militare)La parola saliente ha due accezioni, entrambe appartenenti alla terminologia militare. Può indicare una parte del teatro di battaglia che si proietta in territorio nemico. Si trova quindi circondato dal nemico su due o tre lati, il che fa sì che le truppe che la occupano siano particolarmente vulnerabili. La linea nemica che lo fronteggia è detta rientrante. Un saliente profondo corre il rischio di essere tagliato dal nemico sulla sua base formando una sacca, in cui gli occupanti rimangono isolati. Può anche indicare una parte del bastione, ossia l'angolo in cui si incontrano le due facce, sporgente rispetto al resto della fortificazione[1]. Saliente in battagliaFormazione del salienteI salienti si possono formare in molti modi. Un attaccante può produrre un saliente nella linea difensiva avversaria, con un movimento aggirante ai fianchi di un punto di resistenza, il quale diventa il vertice del saliente stesso, oppure con un attacco frontale esteso che viene arrestato al centro ma riesce a procedere ai fianchi. Un attaccante produce un saliente nella propria linea tramite un attacco frontale che riesce soltanto al centro, dove si costituisce il vertice del saliente. Nella guerra di trincea, i salienti erano chiaramente definiti dalla presenza delle opposte linee trincerate, e si formavano in genere per il fallimento di un attacco frontale. La natura statica delle trincee comportava che la formazione di una sacca fosse piuttosto rara, ma la natura vulnerabile dei salienti li rendeva spesso il punto focale di intense battaglie di attrito. Esempi di salienti
SaccheNella guerra di movimento, quale fu la Blitzkrieg tedesca, i salienti erano costantemente a rischio di essere ridotti a sacche, e a diventare il punto focale di battaglie di annientamento. Nel caso di una sacca le forze intrappolate non hanno intenzionalmente consentito, difendendo una posizione fortificata come in certi casi di assedio, ad essere circondate. Note |