Rosso Levanto
Il marmo rosso di Levanto o, più semplicemente, rosso Levanto è una varietà rossa di marmo estratta nel comune di Levanto, da cui prende il nome, e nei vicini comuni della Riviera spezzina. Era già utilizzato dai Romani[1] e anche in epoca più recente è stato impiegato per rivestimenti, colonne e pavimenti. Origine geologicaGeologicamente si tratta di un'oficalce a fondo rosso che presenta venature bianche di calcite, rari ammassi di quarzo e, a volte, zone verdi di serpentino. La colorazione rossa prevalente è dovuta all'ematite. Il peculiare aspetto cromatico e le caratteristiche di lucidabilità e durabilità del materiale ne hanno determinato la fortuna merceologica. StoriaL'estrazione del marmo rosso nelle ampie cave a cielo aperto diffuse lungo la riviera spezzina, è molto antica, come attesta il ritrovamento di alcuni manufatti funerari etruschi realizzati con questo materiale. La massima produzione era concentrata tra i comuni di Framura, Bonassola e Levanto. L'attività estrattiva, che ha avuto il suo picco tra la fine del XIX secolo e i primi anni trenta, è attualmente molto limitata e concentrata in poche cave, sia a causa delle delicate condizioni ambientali dei siti di provenienza, che a causa dell'introduzione di litotipi simili nel mercato (come il "rosso Lepanto"). UtilizzoIl marmo rosso di Levanto è stato utilizzato, tra le altre, per le seguenti opere:
Note
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