Roger de BailleulRoger de Bailleul, Rogerius[1], 7º abate del Bec[1] (Bailleul-la-Vallée, ... – Le Bec-Hellouin, 25 settembre 1179), è stato un religioso e abate francese. BiografiaLe Gallia Christiana lo dice originario di Bailleul[1], da cui il nome, ma Robert du Mont lo dice lombardo. Monaco presso l'abbazia di Notre-Dame du Bec e abile giureconsulto secondo Roberto di Torigni, insegnò diritto civile e canonico in Inghilterra. Partigiano dell'imperatrice Matilde contro Stefano di Blois nella successione al trono d'Inghilterra, si attirò l'opposizione reale e dovette tornare nel monastero normanno. Priore del Bec, Roger fu eletto alla morte di Letard, il 6 luglio 1149, settimo abate del Bec, e benedetto il 25 luglio successivo da Ugo III di Amiens, arcivescovo di Rouen presso Saint-Wandrille[1]. Assistette alla benedizione di Roberto di Torigni abate del Mont-Saint-Michel da parte dell'arcivescovo di Rouen al priorato di Saint-Philbert il 22 luglio 1154[1]. L'abbazia accolse in novembre 1158 l'incontro tra Enrico II d'Inghilterra e Luigi VII di Francia[1]. La chiesa abbaziale, dedicata nel 1161 dall'arcivescovo Rotrou de Warwick, fu vittima d'un incendio. A capo della ricca abbazia normanna, Roger la fece ristrutturare completamente. La nuova abbaziale fu dedicata il 19 marzo 1178 da Rotrou, in presenza del re Enrico II e dei suoi figli Enrico il Giovane e Giovanni senza Terra. Roger fece anche edificare un'infermeria e una delle camere per i viaggiatori, rinnovare i dormitori, scavare dei canali per portare l'acqua di due sorgenti verso gli appartamenti[1]. L'imperatrice Matilde fu inumata nella chiesa abbaziale nel settembre 1167. Le sue ossa furono trasferite nel 1877 nella cattedrale di Rouen dopo la loro scoperta da parte di Achille Deville[2]. Roger accolse nel novembre 1167 i due legati Guglielmo di Pavia e Ottone di Brescia, venuti a negoziare la pace fra il re di Francia e quello d'Inghilterra[1]. Con gli altri vescovi e abati normanni, egli assistette ad Avranches alla cerimonia d'assoluzione di Enrico d'Inghilterra per la morte di Tommaso Becket. Eletto a febbraio 1173 arcivescovo di Canterbury, come i suoi compatrioti e predecessori a capo del Bec Lanfranco e Anselmo, rinunciò in aprile. Morì nell'abbazia il 25 settembre 1179 e la sua salma fu inumata ai piedi di Erluino[1]. NoteBibliografia
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