Roccabruna (famiglia)I Roccabruna sono stati una famiglia nobile della provincia di Trento, originaria di Fornace ed estintasi nel Settecento. StoriaÈ una famiglia considerevolmente antica, il cui nome deriva forse da quello di un castello realizzato con pietre porfiriche scure che esisteva un tempo tra Nogaré e la chiesa del Buss, nel luogo dove a tutt'oggi esiste uno sperone roccioso detto le Ròche e di cui restava qualche rudere a fine Ottocento[1][2]. Il primo membro di cui si abbia notizia è un tal Iacopino I, citato come proprietario di beni a Caldaro in un documento del 1189, mentre la linea di castel Fornace, quella più importante, è attestata dal XI secolo, con Gandolfino I[1]. Già dal XIII secolo la stirpe era divisa in cinque rami: oltre a quello di Fornace, gli altri erano quelli di Belvedere, Seregnano, Civezzano (Castel Telvana) e Magnago[3]. La famiglia arriva a Trento nel Medioevo, e nel 1526 era diffusa in varie contrade; nel corso del Cinquecento spicca la figura del canonico Girolamo II Roccabruna, collaboratore dei principi vescovi Madruzzo e arcidiacono del capitolo della cattedrale di Trento, che riunì su di sé e su suo fratello Giacomo IV le proprietà e i titoli che, essendosi sparsi in tutta la vasta discendenza, ne avevano indebolito il potere politico; fu lui a far edificare, tra l'altro, il Palazzo Roccabruna di Trento[1]. L'ultima discendente della famiglia fu Anna Caterina, che sposò Gaudenzio Gaudenti[3]; da questi nacque la famiglia Gaudenti-Roccabruna, i cui membri furono baroni del Sacro Romano Impero dal 1783[1]. Note
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