Riserva naturale guidata Monte Genzana e Alto Gizio
La riserva naturale guidata Monte Genzana e Alto Gizio è un'area naturale protetta di 3160 ha, istituita nel 1996 e situata nel comune di Pettorano sul Gizio, in provincia dell'Aquila[2]. DescrizioneLa zona protetta comprende un'area di 3160 ha, pari a quasi 32 km², che la rendono la riserva più estesa d'Abruzzo, con un dislivello che spazia dai 530 m s.l.m. del Gizio ai 2170 m s.l.m. del monte Genzana, e ricade interamente nel comune di Pettorano sul Gizio, suo gestore insieme a Legambiente Abruzzo[3]. Oltre al monte Genzana, che la delimita ad ovest, la riserva risulta circondata ad est da una vallata che unisce la Valle Peligna con l'altopiano delle Cinquemiglia, a nord dal monte Mattone e a sud dalla vetta di Toppe Vurgo[4]. Il dislivello che la caratterizza fa sì che nell'area protetta vi siano a livello floristico e faunistico differenti ambienti naturali, tra cui quello tipico del torrente Riaccio[1]. Il monte Genzana e il fiume Gizio con l'omonima valle conferiscono il nome alla riserva[4]. StoriaLa riserva è stata istituita con legge regionale n. 116 del 28 novembre 1996 come riserva naturale regionale guidata[1]. Nel 2020 è stata insignita dell'Oscar dell'ecoturismo[4]. FloraPer la varietà di ambienti naturali presenti, la flora della riserva comprende tra le piante arboree, erbacee e floreali, specie di acero di monte, carpino bianco, carpino nero, epipogio afillo, faggio, roverella e tasso[5]. Di esse, l'epipogio afillo, rara specie di orchidea protetta dalla convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES), stipulata a Washington nel 1973, nel 2020 è tornata a crescere dopo anni nella riserva[4]. FaunaLa riserva fa da cuscinetto tra il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e il parco nazionale della Maiella: infatti al suo interno è possibile trovare, ad eccezione del camoscio appenninico, l'intera fauna tipica dei due parchi nazionali[4]. Tra gli animali presenti, vi sono specie di capriolo, cervo, cinghiale, faina, ghiro, lepre, lupo appenninico, martora, orso bruno marsicano, scoiattolo, tasso e volpe per i mammiferi, e di aquila reale, astore, coturnice, falco pecchiaiolo, falco pellegrino, lodolaio e poiana per gli uccelli[5]. Note
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