Riserva naturale della Garzaia di Villarboit
La riserva naturale speciale della Garzaia di Villarboit è un'area naturale protetta della regione Piemonte istituita nel 1978 e tutelata dall'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore. TerritorioSi trova nel comune di Villarboit nella provincia di Vercelli. Ha una superficie di circa 10 ettari[1] Rispetto al parco naturale delle Lame del Sesia si trova in una posizione più distaccata ad ovest[2]. È costituita da una parte coltivata a riso e pioppeti e da una boschiva.[3] Il suolo della garzaia è da considerarsi di tipo "baraggivo", ossia poco fertile, argilloso, di colorazione rossastra per la presenza di ossidi e idrossidi di ferro[4]. FloraLa riserva naturale della Garzaia di Villerboit è caratterizzata da un'area naturale e da una piccola area coltivata. La zona boschiva è costituita principalmente da piante cedue, quali la robinia, l'olmo campestre (Ulmus minor) e l'ontano nero (Alnus glutinosa). Altre specie arboree presenti sono il carpino, il ciliegio selvatico (Prunus avium), il pioppo tremulo (Populus tremula) e il cerro (Quercus cerris). È molto sviluppato il sottobosco che è formato da robinia, nocciolo (Corylus avellana) e sambuco. FaunaSono diverse le specie di ardeidi che vengono a nidificare nella garzaia e sono la garzetta (Egretta garzetta), la nitticora (Nycticorax nycticorax) e la sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides). Questi uccelli trovano ottimale nidificare in questa riserva per la vicinanza del torrente Marchiazza e delle risaie circostanti per la loro alimentazione. Il massimo dei nidi presenti nella garzaia si ebbe nel 1974 quando se ne contarono 300, poi dall'anno successivo diminuirono a causa probabilmente di azioni di disturbo. Oltre alle ardeidi, si possono osservare anche il gufo comune (Asio otus) e lo sparviero (Accipiter nisus). AccessiArrivando da Vercelli si prende la SS230 percorrendola per un breve tratto e si prosegue per Villerboit sulla SP95[5]. AttivitàTra le attività e i servizi ci sono il museo ornitologico, il percorso botanico guidato, i capanni d'osservazione e l'attività didattica[6]. Note
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